La Farnesina sconsiglia viaggi in Egitto, Tunisia e Libano. Massima prudenza anche per chi si trova in Albania, Algeria e Turchia. Leggi i suggerimenti del ministero degli Esteri. LA MAPPA
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di Valeria Valeriano
Segnalare il proprio viaggio, stipulare un’assicurazione, tenersi aggiornati sugli eventi e usare la massima prudenza. Sono questi i suggerimenti che la Farnesina, attraverso il sito Viaggiare sicuri, dà ai turisti che decidono di partire verso mete diventate (ancora più) a rischio nelle ultime settimane. Egitto, Tunisia, Albania, Turchia, Algeria, Libano: Paesi “caldi” non dal punto di vista climatico, ma per gli scontri e le tensioni nelle piazze che stanno coinvolgendo gran parte del Nord Africa e del Medio Oriente.
“Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di stipulare una assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l'eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese”, raccomanda in generale la Farnesina. Che sottolinea anche l’importanza di affidarsi sempre “ad agenzie turistiche che diano garanzia di serietà ed esperienza”.
Per chi già si trova in un Paese critico, il ministero degli Esteri consiglia di stare lontani da manifestazioni, anche pacifiche, e da assembramenti. Di “mantenersi informati sull’evolversi della situazione attraverso il proprio albergatore, i mass media nazionali e internazionali” e i siti istituzionali. Di rispettare l’eventuale coprifuoco in vigore nel territorio in cui ci si trova (dato che gli orari possono variare spesso, è bene non uscire dal tramonto all’alba).
Ecco, Stato per stato, qualche informazione utile per i turisti.
Egitto. Le manifestazioni di protesta contro il presidente Hosni Mubarak, al potere da 30 anni, iniziano il 25 gennaio. Gli scontri tra dimostranti antigovernativi e forze dell'ordine sono violenti. Ad oggi si registrano quasi cento morti. La Farnesina sconsiglia viaggi “che non rivestano carattere di urgenza” in tutto il Paese. In particolare nelle città di Al Cairo, Ismailia, Suez e Alessandria. Prudenza è raccomandata nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, nella baia di Aqaba. I tour operator italiani aderenti ad Astoi hanno momentaneamente interrotto le partenze verso la capitale. Si continua a viaggiare verso le principali località balneari del mar Rosso, anche se i disordini hanno toccato Hurgada. In tutto il territorio egiziano è in vigore il coprifuoco. I militari presidiano le strade nelle principali città. Si registrano il blocco della rete internet e temporanee sospensioni dei servizi telefonici, fissi e mobili.
Ambasciata d’Italia al Cairo
Ufficio turistico egiziano
Quotidiano Al Ahram
Qui le ultime notizie sull'Egitto
Tunisia. Si scende in piazza contro il carovita e l’alta disoccupazione. Il 17 dicembre Mohamed Bouazizi, laureato 26enne costretto a lavorare come venditore ambulante abusivo, si dà fuoco per protesta. È l’inizio delle manifestazioni. A metà gennaio Ben Alì, al potere da 23 anni, è costretto alla fuga. In attesa delle elezioni, si sta formando un governo di unità nazionale. Il Paese è in stato d’emergenza ed è in vigore il coprifuoco (dalle 22 alle 4, ma la fascia oraria cambia spesso). I viaggi sono sconsigliati in tutto il territorio, in particolare a Tunisi. Lo spazio aereo e marittimo è stato riaperto.
Ambasciata d'Italia in Tunisi e Cancelleria Consolare
Ente nazionale tunisino per il turismo
Quotidiano La Presse de Tunisie
Qui le ultime notizie sulla Tunisia
Algeria. La “protesta del pane” tunisina arriva anche qui. Il 4 gennaio iniziano le manifestazioni contro l’aumento dei prezzi di prodotti alimentari di largo consumo e la corruzione politica. La Farnesina raccomanda prudenza negli spostamenti all’interno di Algeri, Orano e delle altre principali città. Sono sconsigliati viaggi nella regione della Cabilia e nei territori al confine con Mali, Niger, Mauritania e Libia. Per la pianificazione degli itinerari è obbligatorio appoggiarsi ad una agenzia locale riconosciuta dal governo algerino.
Ambasciata d'Italia ad Algeri
Quotidiano El Watan
Le princiapli notizie sull'Algeria
Albania. Il 21 gennaio l’opposizione scende in piazza per chiedere elezioni anticipate. La manifestazione degenera e negli scontri tra dimostranti e forze dell’ordine restano a terra morti e feriti. Il ministero degli Esteri invita gli italiani presenti nel Paese ad evitare le eventuali manifestazioni, specialmente a Tirana.
Ambasciata
Ente nazionale per il turismo albanese
Agenzia stampa nazionale
Albania News
Le ultime notizie sull’Albania
Libano. La protesta ha il suo culmine il 25 gennaio, “giorno della collera”. A scendere in piazza sono i sunniti libanesi. Sostengono il premier uscente, il sunnita filo-occidentale Saad Hariri, e si oppongono a Najib Miqati, il miliardario candidato del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah che ha avuto l’incarico dal presidente Michel Suleiman di formare il nuovo governo. Nonostante gli inviti alla calma, nel Paese la tensione è alta. I viaggi sono sconsigliati in tutto il territorio, in particolare nella periferia della città di Tripoli, nell'Akkar, nelle zone di Saida limitrofe ai campi palestinesi, nel nord e nel sud della Beqaa, nella zona a sud di Jezzine e in tutta l'area a sud del fiume Litani.
Ambasciata
Ministero del turismo libanese
Notiziari in francese e inglese (la frequenza e' 96.2 FM con notizie flash alle 10, alle 13 e alle 19), sito web inglese
Le notizie sul Libano
Turchia. Gli scontri, cha vanno avanti dallo scorso novembre, sono soprattutto tra studenti e polizia. I giovani protestano contro il primo ministro Tayyip Erdogan per la mancanza di dialogo col mondo studentesco. È bene evitare i cortei, soprattutto ad Ankara, Istanbul e nelle aree orientali e sud-orientali del Paese. La Farnesina raccomanda di non partecipare ai festeggiamenti del Capo d’Anno curdo “Nevroz” il 21 marzo e alle celebrazioni del primo maggio a Piazza Taksim ad Istanbul.
Ambasciata d'Italia ad Ankara
Ente turistico turco
Quotidiano Hurriyet
Tutte le notizie sulla Turchia
Ecco la mappa delle località a rischio:
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Segnalare il proprio viaggio, stipulare un’assicurazione, tenersi aggiornati sugli eventi e usare la massima prudenza. Sono questi i suggerimenti che la Farnesina, attraverso il sito Viaggiare sicuri, dà ai turisti che decidono di partire verso mete diventate (ancora più) a rischio nelle ultime settimane. Egitto, Tunisia, Albania, Turchia, Algeria, Libano: Paesi “caldi” non dal punto di vista climatico, ma per gli scontri e le tensioni nelle piazze che stanno coinvolgendo gran parte del Nord Africa e del Medio Oriente.
“Si consiglia di registrare i dati relativi al viaggio sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di stipulare una assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l'eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese”, raccomanda in generale la Farnesina. Che sottolinea anche l’importanza di affidarsi sempre “ad agenzie turistiche che diano garanzia di serietà ed esperienza”.
Per chi già si trova in un Paese critico, il ministero degli Esteri consiglia di stare lontani da manifestazioni, anche pacifiche, e da assembramenti. Di “mantenersi informati sull’evolversi della situazione attraverso il proprio albergatore, i mass media nazionali e internazionali” e i siti istituzionali. Di rispettare l’eventuale coprifuoco in vigore nel territorio in cui ci si trova (dato che gli orari possono variare spesso, è bene non uscire dal tramonto all’alba).
Ecco, Stato per stato, qualche informazione utile per i turisti.
Egitto. Le manifestazioni di protesta contro il presidente Hosni Mubarak, al potere da 30 anni, iniziano il 25 gennaio. Gli scontri tra dimostranti antigovernativi e forze dell'ordine sono violenti. Ad oggi si registrano quasi cento morti. La Farnesina sconsiglia viaggi “che non rivestano carattere di urgenza” in tutto il Paese. In particolare nelle città di Al Cairo, Ismailia, Suez e Alessandria. Prudenza è raccomandata nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, nella baia di Aqaba. I tour operator italiani aderenti ad Astoi hanno momentaneamente interrotto le partenze verso la capitale. Si continua a viaggiare verso le principali località balneari del mar Rosso, anche se i disordini hanno toccato Hurgada. In tutto il territorio egiziano è in vigore il coprifuoco. I militari presidiano le strade nelle principali città. Si registrano il blocco della rete internet e temporanee sospensioni dei servizi telefonici, fissi e mobili.
Ambasciata d’Italia al Cairo
Ufficio turistico egiziano
Quotidiano Al Ahram
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Tunisia. Si scende in piazza contro il carovita e l’alta disoccupazione. Il 17 dicembre Mohamed Bouazizi, laureato 26enne costretto a lavorare come venditore ambulante abusivo, si dà fuoco per protesta. È l’inizio delle manifestazioni. A metà gennaio Ben Alì, al potere da 23 anni, è costretto alla fuga. In attesa delle elezioni, si sta formando un governo di unità nazionale. Il Paese è in stato d’emergenza ed è in vigore il coprifuoco (dalle 22 alle 4, ma la fascia oraria cambia spesso). I viaggi sono sconsigliati in tutto il territorio, in particolare a Tunisi. Lo spazio aereo e marittimo è stato riaperto.
Ambasciata d'Italia in Tunisi e Cancelleria Consolare
Ente nazionale tunisino per il turismo
Quotidiano La Presse de Tunisie
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Algeria. La “protesta del pane” tunisina arriva anche qui. Il 4 gennaio iniziano le manifestazioni contro l’aumento dei prezzi di prodotti alimentari di largo consumo e la corruzione politica. La Farnesina raccomanda prudenza negli spostamenti all’interno di Algeri, Orano e delle altre principali città. Sono sconsigliati viaggi nella regione della Cabilia e nei territori al confine con Mali, Niger, Mauritania e Libia. Per la pianificazione degli itinerari è obbligatorio appoggiarsi ad una agenzia locale riconosciuta dal governo algerino.
Ambasciata d'Italia ad Algeri
Quotidiano El Watan
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Albania. Il 21 gennaio l’opposizione scende in piazza per chiedere elezioni anticipate. La manifestazione degenera e negli scontri tra dimostranti e forze dell’ordine restano a terra morti e feriti. Il ministero degli Esteri invita gli italiani presenti nel Paese ad evitare le eventuali manifestazioni, specialmente a Tirana.
Ambasciata
Ente nazionale per il turismo albanese
Agenzia stampa nazionale
Albania News
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Libano. La protesta ha il suo culmine il 25 gennaio, “giorno della collera”. A scendere in piazza sono i sunniti libanesi. Sostengono il premier uscente, il sunnita filo-occidentale Saad Hariri, e si oppongono a Najib Miqati, il miliardario candidato del movimento sciita filo-iraniano Hezbollah che ha avuto l’incarico dal presidente Michel Suleiman di formare il nuovo governo. Nonostante gli inviti alla calma, nel Paese la tensione è alta. I viaggi sono sconsigliati in tutto il territorio, in particolare nella periferia della città di Tripoli, nell'Akkar, nelle zone di Saida limitrofe ai campi palestinesi, nel nord e nel sud della Beqaa, nella zona a sud di Jezzine e in tutta l'area a sud del fiume Litani.
Ambasciata
Ministero del turismo libanese
Notiziari in francese e inglese (la frequenza e' 96.2 FM con notizie flash alle 10, alle 13 e alle 19), sito web inglese
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Turchia. Gli scontri, cha vanno avanti dallo scorso novembre, sono soprattutto tra studenti e polizia. I giovani protestano contro il primo ministro Tayyip Erdogan per la mancanza di dialogo col mondo studentesco. È bene evitare i cortei, soprattutto ad Ankara, Istanbul e nelle aree orientali e sud-orientali del Paese. La Farnesina raccomanda di non partecipare ai festeggiamenti del Capo d’Anno curdo “Nevroz” il 21 marzo e alle celebrazioni del primo maggio a Piazza Taksim ad Istanbul.
Ambasciata d'Italia ad Ankara
Ente turistico turco
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