Un'ondata di proteste ha travolto il paese maghrebino. Scontri con la polizia nella capitale Algeri, un manifestante di 18 anni è morto. Sospeso anche il campionato di calcio. La Farnesina raccomanda prudenza agli italiani. FOTO E VIDEO
La disoccupazione cronica, che colpisce soprattutto i giovani, e il carovita, con gli ultimi aumenti di prodotti alimentari di largo consumo, come zucchero e olio, scatenano, in questi giorni, ondate di protesta in Algeria e in Tunisia.
Guerriglia in Algeria - Violente manifestazioni sono esplose nelle ultime 48 ore ad Algeri, a Orano ma anche a Tipaza, Djelfa, Ouargla, Blida e oggi in Cabilia. Nuovi scontri tra polizia e manifestanti sono scoppiati in diversi quartieri della capitale, a El Hamiz e Kouba. Colonne di fumo nero dei pneumatici bruciati si alzano alla periferia della città e in centro i negozi hanno abbassato le saracinesche. Nel centro della capitale, giovani manifestanti si scontrano con agenti in tenuta anti sommossa e il fumo dei lacrimogeni sparati dalla polizia ha invaso tutto il quartiere.
Un manifestante è morto in seguito ai disordini. Il ragazzo, 18 anni, sarebbe deceduto a M'Sila, colpito da alcune pallottole.
Nella "ribelle" Cabilia centinaia di giovani hanno bloccato la circolazione ed eretto barricate in diversi comuni vicino a Boumerdes, Bejaia e Bouira. Impossibile avere un bilancio delle violenze: mentre le autorità mantengono il silenzio, la stampa parla di una ventina di feriti e di 40 arresti soltanto a Bab El Oued.
Per due notti consecutive il quartiere, uno dei più popolari di Algeri, è stato teatro di violenti scontri. "Decine di giovani hanno saccheggiato i negozi - racconta una donna del quartiere - hanno bruciato un concessionario Renault. Diversi agenti sono rimasti feriti negli scontri". I manifestanti hanno tentato di dare l'assalto al commissariato della zona e la polizia è stata costretta a sparare in aria per disperdere la folla.
Alla luce degli scontri, la Farnesina raccomanda particolare prudenza agli italiani negli spostamenti all'interno di Algeri e delle principali città del Paese. Sospeso nel Paese anche il campionato di calcio.
Proteste anche in Tunisia - E il 6 gennaio, scioperi, manifestazioni di piazza e tentativi di suicidio come protesta sono stati segnalati in varie località della Tunisia, in particolare nel centro, nel sud e nell'ovest del Paese, le aree dove si è concentrata la protesta degli studenti e dei disoccupati delle ultime settimane.
A Sidi Bouzid, nel centro, dove è morto ed è stato sepolto Mohamed Bouazizi, il giovane che si era dato fuoco il 17 dicembre e il cui atto aveva dato origine alla protesta in tutta la Tunisia, secondo le fonti è in sciopero la maggior parte delle scuole superiori, ma non si registrano violenze.
Guerriglia in Algeria - Violente manifestazioni sono esplose nelle ultime 48 ore ad Algeri, a Orano ma anche a Tipaza, Djelfa, Ouargla, Blida e oggi in Cabilia. Nuovi scontri tra polizia e manifestanti sono scoppiati in diversi quartieri della capitale, a El Hamiz e Kouba. Colonne di fumo nero dei pneumatici bruciati si alzano alla periferia della città e in centro i negozi hanno abbassato le saracinesche. Nel centro della capitale, giovani manifestanti si scontrano con agenti in tenuta anti sommossa e il fumo dei lacrimogeni sparati dalla polizia ha invaso tutto il quartiere.
Un manifestante è morto in seguito ai disordini. Il ragazzo, 18 anni, sarebbe deceduto a M'Sila, colpito da alcune pallottole.
Nella "ribelle" Cabilia centinaia di giovani hanno bloccato la circolazione ed eretto barricate in diversi comuni vicino a Boumerdes, Bejaia e Bouira. Impossibile avere un bilancio delle violenze: mentre le autorità mantengono il silenzio, la stampa parla di una ventina di feriti e di 40 arresti soltanto a Bab El Oued.
Per due notti consecutive il quartiere, uno dei più popolari di Algeri, è stato teatro di violenti scontri. "Decine di giovani hanno saccheggiato i negozi - racconta una donna del quartiere - hanno bruciato un concessionario Renault. Diversi agenti sono rimasti feriti negli scontri". I manifestanti hanno tentato di dare l'assalto al commissariato della zona e la polizia è stata costretta a sparare in aria per disperdere la folla.
Alla luce degli scontri, la Farnesina raccomanda particolare prudenza agli italiani negli spostamenti all'interno di Algeri e delle principali città del Paese. Sospeso nel Paese anche il campionato di calcio.
Proteste anche in Tunisia - E il 6 gennaio, scioperi, manifestazioni di piazza e tentativi di suicidio come protesta sono stati segnalati in varie località della Tunisia, in particolare nel centro, nel sud e nell'ovest del Paese, le aree dove si è concentrata la protesta degli studenti e dei disoccupati delle ultime settimane.
A Sidi Bouzid, nel centro, dove è morto ed è stato sepolto Mohamed Bouazizi, il giovane che si era dato fuoco il 17 dicembre e il cui atto aveva dato origine alla protesta in tutta la Tunisia, secondo le fonti è in sciopero la maggior parte delle scuole superiori, ma non si registrano violenze.