"Il treno si è perso": i problemi delle ferrovie in Germania

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Un treno Alta Velocità delle ferrovie tedesche
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Der Spiegel raccoglie i racconti dei suoi lettori sui disservizi della Deutsche Bundesbahn. E mentre in Italia ci si lamenta della sporcizia sui treni e dei ritardi, al di là delle ALpi il tutto si riduce a un elenco di aneddoti divertenti

di David Saltuari

Ma poi, sarà vero che al di là delle Alpi, il trasporto su ferrovia è tutt'altra cosa di quello a cui siamo abituati in Italia? Ritardi, treni sporchi, pendolari infuriati sono un prodotto tipico della penisola (su Facebook esiste persino un gruppo che riunisce i passeggeri esasperati) o anche all'estero hanno i loro problemi? Il settimanale Der Spiegel, nella sua versione online, ha chiesto ai suoi lettori di segnalare i disservizi di cui sono stati vittime sulle linee tedesche. E, per sfortuna dei viaggiatori italiani, il confronto è impietoso. Più che un cahier de doléances, come se ne leggono spesso in Italia, l'articolo del giornale tedesco non è andato oltre un elenco di divertenti aneddoti da raccontare una volta tornati a casa.

Certo, storie al limite esistono anche in Germania, come il capotreno che, alle porte di Norimberga, annuncia: "Gentili signori, ci siamo persi". Il treno aveva preso il binario sbagliato e, prima di riuscire a imboccare lo scambio giusto, è passata più di un'ora. Ma la maggior parte degli episodi raccontati dai lettori tedeschi si riduce a casi che in Italia neanche vengono notati. Il viaggiatore tedesco si può permettere il lusso di lamentarsi per la scarsa conoscenza dell'inglese del personale viaggiante. Su un treno vicino a Monaco, per esempio, viene raccontato che il capotreno, con un forte accento bavarese, dichiara nell'interfono "Ze Weekend tickets in zis train are not ...": al capotreno non viene la parola inglese per "validi" e così la dice in tedesco, "Gulti", senza rendersi conto di aver detto così che "i biglietti per il weekend sul questo treno sono innocenti".

Peccati veniali rispetto alla situazione che spesso si trovano ad affrontare i pendolari in Italia. Certo, tra le lettere a Der Spiegel c'è anche una viaggiatrice che lamenta la sparizione del vagone con la sua prenotazione e il conseguente viaggio in piedi, ma la maggior parte dei messaggi racconta di episodi come quello accaduto a Münster, dove il treno non parte nonostante siano già passati due minuti rispetto all'orario previsto (una tragedia in Germania). Finché l'altoparlante della stazione non inizia a urlare: "si pregano i due piccioncini dell'ultima carrozza di finire di pomiciare, in modo da permetterci di chiudere le porte e portare passeggeri di questo treno nelle loro case a pomiciare anche loro".
Finalmente le porte si chiudono e il treno parte.

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