Pacco-bomba diretto al premier. Arrivava da Atene

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La polizia greca scorta due ragazzi sospettati di avere legami con i gruppi di estrema sinistra e di aver contribuito al recapito dei pacchi bomba
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E' stato disinnescato a Bologna dopo un atterraggio d'emergenza. Nelle stesse ore sono stati intercettati altri ordigni incendiari provenienti dalla Grecia e indirizzati alla cancelliera tedesca Merkel e a diverse ambasciate. Alcuni sono esplosi

Un pacco-bomba indirizzato al presidente del Consiglio è stato intercettato nella notte di mercoledì 3 novembre su un aereo cargo proveniente dalla Grecia, nell'ambito di un'ondata di attacchi con ordigni analoghi di cui, secondo le autorità greche, sarebbero responsabili guerriglieri di estrema sinistra.
Una fonte della polizia italiana ha confermato che il pacco-bomba ha preso fuoco mentre gli artificieri procedevano al controllo. Ad avvertire del pacco, riferiscono i media, è stata la polizia greca.
L'aereo, proveniente da Atene, è stato fatto atterrare a Bologna, dove il plico sospetto è stato controllato. Non ci sono feriti.

Altri pacchi-bomba ad Atene - Martedì 2 novembre piccoli ordigni sono esplosi nelle ambasciate di Svizzera e Russia ad Atene, mentre la polizia greca ne ha fatti brillare all'aeroporto altri due diretti all'Europol e alla Corte di Giustizia europea.
Un altro pacco è stato intercettato nell'ufficio della cancelliera tedesca Angela Merkel. Negli ultimi due anni militanti greci hanno iniziato a usare bombole del gas e bombe in attacchi contro edifici pubblici e obiettivi governativi.
L'ondata di attentati sembra voler galvanizzare il voto anti-governativo alle elezioni locali di domenica 7 novembre.
Il governo del premier socialista teme che gli elettori puniscano il forte aumento delle tasse, il congelamento delle pensioni e i tagli alla spesa e ai salari dei dipendenti pubblici varati nei mesi scorsi. Tra gli altri pacchi bomba trovati, uno era all'esterno del Parlamento, altri tre nella sede di un corriere postale: uno indirizzato all'ambasciata cilena, uno a quella bulgara e un altro a quella tedesca.

Maroni: "Forse italiani coinvolti" - Per il ministro dell'Interno Roberto Maroni è possibile che ance degli italiani siano coinvolti nella spedizione dei pacchi bomba. "Sono noti - ha spiegato Maroni - i rapporti di collaborazione tra anarchici greci e italiani. Ci sarà da verificare quindi se ci sia stato un coinvolgimento di italiani in questi ultimi episodi".

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