La notizia è stata riferita da un portavoce della Qatar Airways alla Bbc. Per il capo dell'antiterrorismo americano, inoltre, dietro gli ordigni ritrovati sui voli cargo ci sarebbe lo stesso artificiere del fallito attentato di Detroit
Erano insolitamente sofisticati i pacchi bomba scoperti venerdì 29 ottobre su due voli-cargo diretti in Usa. Secondo fonti dell'amministrazione Usa citate dal New York Times, una capacità tecnica così sofisticata costituisce un'ulteriore prova che gli uomini di al Qaeda in Yemen stanno migliorando costantemente le loro capacità di colpire sul suolo statunitense.
E il capo dell'anti-terrorismo Usa, John Brennan, ha affermato che ci sarebbe una stessa persona dietro i pacchi bomba diretti in Usa e l'esplosivo, nascosto nella biancheria intima del fallito attentatore del volo di Detroit, il giorno di Natale dello scorso anno.
Per questo attacco era già stato sospettato Ibrahim Hassan al-Asiri, un "artificiere" saudita che si è stabilizzato in Yemen, in cima alla lista dei ricercati sauditi e fratello di un kamikaze che, l'anno scorso, si immolò nel tentativo di uccidere il capo dell'anti-terrorismo saudita.
Secondo quanto riferito da un portavoce della Qatar Airways alla Bbc, poi, uno dei due pacchi-bomba partiti dallo Yemen era stato trasportato da due aerei passeggeri, prima di esser intercettato a Dubai, grazie a una soffiata. Il Petn, usato negli ordigni incriminati è un esplosivo inodore e molto difficile da individuare con i tradizionali controlli aeroportuali.
Per la spedizione dell'esplosivo è stata arrestata una studentessa di ingegneria yemenita di 22 anni (poi rilasciata su cauzione) e la madre della giovane. La studentessa, figlia di un ingegnere petrolifero, è stata rintracciata attraverso il numero di telefono scritto sulla ricevuta per i pacchetti pieni di esplosivo, ma c'è chi adombra dubbi sulla sua colpevolezza. Oltre al suo team legale, che giura sulla sua innocenza e sul fatto che la giovane donna sia stata incastrata, un'organizzazione a tutela dei diritti umani è scesa in campo a difesa della studentessa. In difesa della ragazza sono scesi in piazza anche gli studenti dell'università di Sanaa.
Le misure antiterrismo alla luce dei pacchi bomba scoperti in Gran Bretagna e a Dubai sono al centro oggi dei colloqui tra il premier britannico David Cameron e il cancelliere tedesco Angela Merkel nella residenza di campagna del primo ministro a Chequers.
E il capo dell'anti-terrorismo Usa, John Brennan, ha affermato che ci sarebbe una stessa persona dietro i pacchi bomba diretti in Usa e l'esplosivo, nascosto nella biancheria intima del fallito attentatore del volo di Detroit, il giorno di Natale dello scorso anno.
Per questo attacco era già stato sospettato Ibrahim Hassan al-Asiri, un "artificiere" saudita che si è stabilizzato in Yemen, in cima alla lista dei ricercati sauditi e fratello di un kamikaze che, l'anno scorso, si immolò nel tentativo di uccidere il capo dell'anti-terrorismo saudita.
Secondo quanto riferito da un portavoce della Qatar Airways alla Bbc, poi, uno dei due pacchi-bomba partiti dallo Yemen era stato trasportato da due aerei passeggeri, prima di esser intercettato a Dubai, grazie a una soffiata. Il Petn, usato negli ordigni incriminati è un esplosivo inodore e molto difficile da individuare con i tradizionali controlli aeroportuali.
Per la spedizione dell'esplosivo è stata arrestata una studentessa di ingegneria yemenita di 22 anni (poi rilasciata su cauzione) e la madre della giovane. La studentessa, figlia di un ingegnere petrolifero, è stata rintracciata attraverso il numero di telefono scritto sulla ricevuta per i pacchetti pieni di esplosivo, ma c'è chi adombra dubbi sulla sua colpevolezza. Oltre al suo team legale, che giura sulla sua innocenza e sul fatto che la giovane donna sia stata incastrata, un'organizzazione a tutela dei diritti umani è scesa in campo a difesa della studentessa. In difesa della ragazza sono scesi in piazza anche gli studenti dell'università di Sanaa.
Le misure antiterrismo alla luce dei pacchi bomba scoperti in Gran Bretagna e a Dubai sono al centro oggi dei colloqui tra il premier britannico David Cameron e il cancelliere tedesco Angela Merkel nella residenza di campagna del primo ministro a Chequers.