Nel 2005 il sergente Marracino si sarebbe sparato un colpo per sbaglio, secondo la ricostruzione del Governo. Adesso, un rapporto americano pubblicato sul web parla di fuoco amico. La madre: "Non voglio sapere come è morto". La Russa: "Niente di nuovo"
Guarda anche:
Iraq, nuovi video di abusi sui prigionieri
Iraq, la guerra che ha ucciso più giornalisti
Iraq, la storia della guerra attraverso le immagini
"Non voglio più sapere come è morto mio figlio. Per me e per la mia famiglia sarebbe solo un rinnovare un forte, fortissimo dolore".
Commenta così le notizie relative ad un possibile caso di fuoco amico la signora Maria Luigia, la mamma di Salvatore Marracino il sergente di San Severo, morto nel marzo del 2005 durante una missione in Iraq per il quale si parlò di una disgrazia determinata dalla sua stessa arma che si era inceppata.
Proprio su quella morte, Wikileaks ha pubblicato un documento americano riservato in cui emergerebbe una nuova versione dell'incidente : Marracino sarebbe stato vittima di fuoco amico.
"Il cuore di mamma - ha aggiunto la madre del militare - mi diceva che la storia dell'incidente che ci fu raccontata non era vera. Ma ora non ha più importanza. Anche perché ormai non cambierà nulla e Salvatore non potrà comunque tornare".
"Siamo orgogliosi della scelta che ha fatto nostro figlio - aggiunge il padre a SkyTG24 - e siamo orgogliosi della caserma a cui apparteneva nostro figlio. Mio figlio resterà sempre in servizio perché lui ha scritto il suo nome nel libro dell'esercito".
E il Governo? "Da un primo esame non mi sembra nulla di nuovo e trascendentale - ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, a margine della presentazione del documentario "Buongiorno Afghanistan" - che possa far cambiare il giudizio estremamente positivo sull'operato delle nostre forze armate anche negli episodi in questione". Il ministro ha comunque specificato che sta esaminando con attenzione le informazioni che arrivano da Wikileaks.
Iraq, nuovi video di abusi sui prigionieri
Iraq, la guerra che ha ucciso più giornalisti
Iraq, la storia della guerra attraverso le immagini
"Non voglio più sapere come è morto mio figlio. Per me e per la mia famiglia sarebbe solo un rinnovare un forte, fortissimo dolore".
Commenta così le notizie relative ad un possibile caso di fuoco amico la signora Maria Luigia, la mamma di Salvatore Marracino il sergente di San Severo, morto nel marzo del 2005 durante una missione in Iraq per il quale si parlò di una disgrazia determinata dalla sua stessa arma che si era inceppata.
Proprio su quella morte, Wikileaks ha pubblicato un documento americano riservato in cui emergerebbe una nuova versione dell'incidente : Marracino sarebbe stato vittima di fuoco amico.
"Il cuore di mamma - ha aggiunto la madre del militare - mi diceva che la storia dell'incidente che ci fu raccontata non era vera. Ma ora non ha più importanza. Anche perché ormai non cambierà nulla e Salvatore non potrà comunque tornare".
"Siamo orgogliosi della scelta che ha fatto nostro figlio - aggiunge il padre a SkyTG24 - e siamo orgogliosi della caserma a cui apparteneva nostro figlio. Mio figlio resterà sempre in servizio perché lui ha scritto il suo nome nel libro dell'esercito".
E il Governo? "Da un primo esame non mi sembra nulla di nuovo e trascendentale - ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa, a margine della presentazione del documentario "Buongiorno Afghanistan" - che possa far cambiare il giudizio estremamente positivo sull'operato delle nostre forze armate anche negli episodi in questione". Il ministro ha comunque specificato che sta esaminando con attenzione le informazioni che arrivano da Wikileaks.