Venerdì 22 ottobre il contestato provvedimento di riforma approda in Senato per il via libera. Ma i sindacati restano sul piede di guerra: trasporti in tilt e scontri tra studenti e poliziotti in diverse città. FOTO E VIDEO
FRANCIA, TRA SCIOPERI E MANIFESTAZIONI: L'ALBUM FOTOGRAFICO
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Non accenna a placarsi in Francia la protesta contro la riforma delle pensioni, che il Senato voterà venerdì 22 ottobre. Il governo ha chiesto un’accelerazione del dibattito parlamentare e l'opposizione socialista, che aveva presentato una serie di emendamenti per rallentare l'iter della riforma, sarebbe d'accordo nel non ostacolare la riforma. I sindacati però restano sul piede di guerra. Barnard Thibault, il leader della più forte organizzazione sindacale, la CGT, ha affermato che "non ci sono ragioni per interrompere la protesta", preannunciando anzi "altre azioni per il week-end".
I sindacati si riuniranno nel pomeriggio per decidere se continuare a manifestare, ma l'esito del vertice sembra scontato. La protesta ha costretto anche Lady Gaga a rinviare due concerti in programma nel fine settimana a Parigi-Bercy. A Marsiglia i manifestanti hanno bloccato per ore tutte le strade d'accesso a tutti i terminal dell'aeroporto. Nella città meridionale, diventata il fulcro dell'agitazione, il porto è paralizzato da un blocco, i trasporti pubblici sono praticamente fermi e i treni in forte ritardo. Tonnellate di rifiuti si stanno accumulando nel centro della città, tanto che il governo locale ha denunciato una "situazione di forte pericolo per la salute cittadina". Mercoledì le forze dell'ordine sono intervenute anche in altri aeroporti che i manifestanti hanno cercato di bloccare, fermando 245 persone. A Tolosa, dove è in programma una nuova manifestazione, e a Nantes, gli autobus cittadini sono fermi dalle prime ore del mattino.
Gruppi di studenti si sono scontrati con la polizia in diverse città del paese. Una ragazza è rimasta ferita a Poitiers, nella Francia centrale. I distributori di benzina sono a secco in più di un quarto del Paese, ma le autorità hanno annunciato che procede lo sblocco dei depositi di carburante, mentre migliora anche la situazione dei treni.
Nicolas Sarkozy ha promesso il pugno di ferro contro i protagonisti degli incidenti di mercoledì a Lione, un'altra delle città più calde. "Uno scandalo", ha detto il presidente francese, promettendo che "i violenti non avranno l'ultima parola. E' inaccettabile, saranno trovati, arrestati e puniti, a Lione come altrove".
Ma intanto i sindacati chiameranno di nuovo i francesi, e per ben due volte, a scioperare e a scendere in piazza contro la riforma delle pensioni, anche dopo l'approvazione in Parlamento. Secondo quanto si è appreso da una fonte sindacale in margine alla riunione dei vertici della Cgt e della Cfdt, la prima giornata di sciopero sarà proclamata per giovedì 28 ottobre, mentre sarà riunita la commissione paritaria Assemblea-Senato che deve armonizzare i punti discordanti fra i testi approvati nei due rami del Parlamento. La seconda sarebbe in programma per il 6 novembre, alla vigilia della promulgazione della legge di riforma.
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Non accenna a placarsi in Francia la protesta contro la riforma delle pensioni, che il Senato voterà venerdì 22 ottobre. Il governo ha chiesto un’accelerazione del dibattito parlamentare e l'opposizione socialista, che aveva presentato una serie di emendamenti per rallentare l'iter della riforma, sarebbe d'accordo nel non ostacolare la riforma. I sindacati però restano sul piede di guerra. Barnard Thibault, il leader della più forte organizzazione sindacale, la CGT, ha affermato che "non ci sono ragioni per interrompere la protesta", preannunciando anzi "altre azioni per il week-end".
I sindacati si riuniranno nel pomeriggio per decidere se continuare a manifestare, ma l'esito del vertice sembra scontato. La protesta ha costretto anche Lady Gaga a rinviare due concerti in programma nel fine settimana a Parigi-Bercy. A Marsiglia i manifestanti hanno bloccato per ore tutte le strade d'accesso a tutti i terminal dell'aeroporto. Nella città meridionale, diventata il fulcro dell'agitazione, il porto è paralizzato da un blocco, i trasporti pubblici sono praticamente fermi e i treni in forte ritardo. Tonnellate di rifiuti si stanno accumulando nel centro della città, tanto che il governo locale ha denunciato una "situazione di forte pericolo per la salute cittadina". Mercoledì le forze dell'ordine sono intervenute anche in altri aeroporti che i manifestanti hanno cercato di bloccare, fermando 245 persone. A Tolosa, dove è in programma una nuova manifestazione, e a Nantes, gli autobus cittadini sono fermi dalle prime ore del mattino.
Gruppi di studenti si sono scontrati con la polizia in diverse città del paese. Una ragazza è rimasta ferita a Poitiers, nella Francia centrale. I distributori di benzina sono a secco in più di un quarto del Paese, ma le autorità hanno annunciato che procede lo sblocco dei depositi di carburante, mentre migliora anche la situazione dei treni.
Nicolas Sarkozy ha promesso il pugno di ferro contro i protagonisti degli incidenti di mercoledì a Lione, un'altra delle città più calde. "Uno scandalo", ha detto il presidente francese, promettendo che "i violenti non avranno l'ultima parola. E' inaccettabile, saranno trovati, arrestati e puniti, a Lione come altrove".
Ma intanto i sindacati chiameranno di nuovo i francesi, e per ben due volte, a scioperare e a scendere in piazza contro la riforma delle pensioni, anche dopo l'approvazione in Parlamento. Secondo quanto si è appreso da una fonte sindacale in margine alla riunione dei vertici della Cgt e della Cfdt, la prima giornata di sciopero sarà proclamata per giovedì 28 ottobre, mentre sarà riunita la commissione paritaria Assemblea-Senato che deve armonizzare i punti discordanti fra i testi approvati nei due rami del Parlamento. La seconda sarebbe in programma per il 6 novembre, alla vigilia della promulgazione della legge di riforma.
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