Gleeden, viaggio nel sito dove gli sposati tradiscono

Mondo
L'home page del sito Gleeden
gleeden_02

Nato in Francia nel 2009, il social network per gli incontri extraconiugali conta già 90 mila iscritti nel nostro paese. Il segreto? Per il fondatore "l’infedeltà è sempre esistita". E una donna rivela: "Niente amore, solo attrazione". Ecco come funziona

Leggi anche:
"Così ho creato Gleeden, l'infedeltà non è più un tabù"

LE FOTO: ecco chi naviga su Gleeden

di Daniele Troilo

“Sì, ho tradito mia moglie. Qualche settimana fa ho conosciuto una donna in chat e poco dopo abbiamo deciso di incontrarci in un bar di Milano. La prima volta abbiamo soltanto parlato, la seconda siamo andati a letto”. Roberto è un 40enne milanese, fa l’imprenditore ed è convinto di flirtare con la sua prossima conquista, non con noi di Sky.it, infiltrati per una settimana su Gleeden, il sito per gli incontri extraconiugali nato in Francia nel 2009 e arrivato nel nostro paese a dicembre. Roberto non è l’unico fedifrago “seriale” in azione sul Web (guarda la fotogallery).

Nel mondo sono più di 440 mila le persone iscritte a questo social network che si rivolge principalmente a persone sposate e in cerca di emozioni forti e che in Italia sembra aver trovato un terreno molto fertile. In meno di un anno dal lancio, infatti, nel nostro paese gli iscritti sono già 90 mila, 15 mila solo nell’ultimo mese, di cui il 52% donne (le uniche a usare Gleeden gratis, mentre per gli uomini il servizio è a pagamento). Il segreto di questo successo? “L’infedeltà è sempre esistita ma spesso è vista come qualcosa di cui vergognarsi – spiega monsieur Teddy Truchot, uno dei fondatori del social network (leggi l’intervista su Sky.it) – A differenza di altri siti e altre chat noi suggeriamo un’alternativa onesta, che propone incontri senza bisogno di nascondere il proprio status matrimoniale”. E senza bisogno di nascondere la propria voglia di trasgressione.

Basta passare qualche ora sul social network per capire che non si corre nessun rischio di essere fraintesi. L’obiettivo, almeno nelle apparenze, è chiaro sin dall’inizio. Chi si iscrive su Gleeden non cerca solo un’amicizia virtuale o reale che sia. Chi si lancia in questa avventura vuole soprattutto combinare un appuntamento con un’altra persona con lo scopo di consumare un rapporto, “onesto” per dirla con monsieur Truchot. A fugare ogni dubbio ci pensa anche il profilo personale di ogni utente dove, oltre a indicare nickname, età, città, professione e hobby, c’è anche una sezione che farebbe arrossire anche il più spietato dei playboy. Si chiama “preferenze sessuali” e contiene una serie di opzioni dove “voglia di scoprire” e “sesso in luoghi insoliti” sono caldamente suggerite per i deboli di cuore. Le altre sono decisamente più spericolate: i tabù, almeno qui, vanno a farsi benedire uno dietro all’altro.

Il sito sembra rivolgersi, nelle intenzioni dei fondatori, soprattutto alle donne. “Credo sia stato il matrimonio a far scattare il mio bisogno di infedeltà – confessa Cristina, 34 anni di Roma, sposata da 8 e con due figli – Prima di sposarmi non avrei osato fare una cosa del genere. Esiste il cliché dell’uomo che tradisce senza essere coinvolto sentimentalmente, al contrario delle donne. Nel mio caso non si tratta di innamoramento, ma semplicemente di attrazione fisica. È strano detto da una donna?”.
No, soprattutto se alla sua testimonianza si aggiunge anche quella di Loredana, 37 anni di Verona, senza figli: “Non sono innamorata del mio amante. Detesto il luogo comune delle donne che tradiscono per amore”.

Navigando su Gleeden ci si imbatte in gente di ogni età, ma la fascia più popolare è quella che va dai 30 ai 45 anni. Molti si connettono durante il giorno mentre sono al lavoro e proprio per questo la maggior parte degli utenti si dichiara impiegato in qualche ufficio (dove insomma  il computer è sempre a portata di mano). Se siete donne vi ci vorranno dai dieci ai quindici secondi, dopo aver effettuato il primo accesso, per venire letteralmente sommerse da richieste di “amicizia”, “occhiolini” o “sbandate”, come vengono chiamate nel gergo di Gleeden le tecniche di abbordaggio. Se siete uomini state pur certi che, come Sky.it ha potuto verificare, se non sarete voi a fare il primo passo potete stare pure una settimana a fissare il vostro monitor: nessuna spasimante si farà viva, salvo rare eccezioni.
Ad andare più forti sono i contatti tra persone che vivono nella stessa città, a conferma del fatto che nessuno è a caccia di un amico virtuale. “Ciao, sei al lavoro? Che ne dici di vederci dalla parti di corso Buenos Aires per una pausa pranzo più movimentata del solito? Ho un appartamento da quelle parti, non ci disturba nessuno! Dai dai! Ti lascio il mio numero, eccolo:… Chiamami non appena smolli il tuo capo”.

Il sito è rivolto principalmente a persone sposate o comunque impegnate, l’obiettivo è comune: tradire. Però non manca qua e là anche qualche single. Come Mario, 28 anni, consulente finanziario. Non ha bisogno di Internet per rimorchiare alla sua età, ma lui confessa le sue ragioni: “Mi piacciono le donne più grandi, cerco una storia con una signora sposata, stanca della relazione con suo marito, che abbia voglia di divertirsi un po’ con me”. La ricerca continua.

L’iscrizione è gratuita per tutti, l’importante è avere più di 18 anni. Basta scegliere un nick e completare il proprio profilo, poi la caccia può iniziare in base alle proprie esigenze: età, professione, città. E gusti sessuali. Con un clic vengono visualizzati tutti i profili che corrispondono ai criteri selezionati. Per le foto esistono due tipi di album, o "book": uno pubblico con gli scatti per tutti e uno privato, a cui si può accedere solo dopo l’ok dell’utente. Ma una cosa balza subito agli occhi. Se Gleeden è stato pensato per le donne (loro stessi lo definiscono “il paradiso delle signore”), il vero business però si fa grazie agli uomini. E qui i cliché si sprecano. Come nelle discoteche e nei locali più trendy anche su Gleeden le signore godono di un accesso privilegiato. In parole povere: non pagano. Se iscriversi infatti non costa niente, il flirt invece ha un prezzo. Ma solo per i signori, costretti a usare la loro carta di credito (l’anonimato è assicurato) per acquistare bonus da spendere per mandare messaggi e chattare con la potenziale amante. Che al contrario parla, chatta, stuzzica e provoca gratis.

Per attirare gli uomini, vero motore economico di tutta l’attività, gli amministratori del social network hanno pensato anche a dei buoni omaggio con un tot di crediti che vengono offerti con l’intrigante pretesto di provare il servizio. Solo che prima o poi i bonus finiscono e a quel punto vaglielo un po’ a spiegare ai signori che era soltanto un gioco…

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]