Premio Nobel per la pace, il racconto della moglie. L'AUDIO

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"Quando mi hanno portato in prigione, mio marito mi aspettava in una stanza. Ci siamo abbracciati. Poi ha aggiunto che il riconoscimento dovrebbe essere per tutte le anime cadute in piazza Tienanmen". L'Unione Europea chiede la liberazione del dissidente

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"Non posso uscire di casa, non posso incontrare la stampa né i miei amici. Se devo fare delle commissioni in giro, come andare a trovare mia madre o a comprare da mangiare, devo andarci con la macchina da polizia. Nessuno può venirmi a trovare a casa mia".
E' questo il racconto di Liu Xia, moglie del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo, ad alcuni cronisti che sono riusciti a contattarla telefonicamente.
Dopo la divulgazione della notizia, la Cina aveva replicato duramente bollandola come "un'oscenità" e convocando l'ambasciatore norvegese a Pechino; mentre i dissidenti avevano manifestato la loro gioia sul web.

La dedica ai caduti di Tienanmen - Xiaobo è attualmente in carcere per scontare una pena di 11 anni. Ai giornalisti la moglie ha raccontato il loro incontro: "Quando mi hanno portato in prigione, mio marito mi aspettava in una stanza. Ci siamo abbracciati. Le sue prime parole sono state 'ieri mi hanno detto che ho vinto il Nobel per la pace'. Poi ha aggiunto che il premio dovrebbe essere per tutte le anime cadute in piazza Tienanmen il 4 giugno del 1989 e ha detto che era molto triste per le madri di Tiananmen, quando ha parlato di loro si è commesso e ha ribadito che era molto triste".

La reazione dell'UE - Intanto l'Unione Europea ribadisce alle autorità cinesi la richiesta di revocare gli arresti domiciliari alla moglie di Liu Xiaobo. "Noi continuiamo a chiedere la liberazione di Liu - ha detto la portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, all'indomani dello 'schiaffo' di Pechino ad una delegazione di diplomatici Ue, cui è stato impedito di consegnare alla moglie del dissidente cinese un messaggio del presidente della Commissione europea Jose Manuel Durao Barroso - e chiediamo anche alle autorità cinesi di revocare gli arresti domiciliari imposti a sua moglie", Liu Xia.

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