
Di stanza nella provincia di Kandahar, avrebbero assassinato almeno 3 civili per puro divertimento. Rischiano la pena di morte
Afghanistan - L'ALBUM FOTOGRAFICO
Uccidere per puro divertimento. Cinque soldati americani sono stati incriminati, negli Stati Uniti, perché accusati di aver ucciso civili in Afghanistan "per gioco". A renderlo noto il Guardian, che riprende un servizio del giornale dell'esercito Usa Army Times.
Secondo fonti degli investigatori, riportate dal giornale, i militari "uccidevano a casaccio e collezionavano le dita dei morti come trofei".
Il sergente Calvin Gibbs, di 25 anni, ispiratore di quello che è stato ribattezzato "kill team", e i suoi quattro complici, tutti membri di una unità di fanteria basata a Ramrod nella provincia meridionale di Kandahar, rischiano ora la pena di morte, per aver ucciso tre uomini afghani, in distinte esecuzioni nel corso di quest'anno. Secondo l'Army Times, almeno un soldato collezionava le dita dei morti come "souvenir" e alcuni militari si sarebbero fatti fotografare con i cadaveri.
Secondo gli investigatori, i militari avevano cominciato a parlare di uccidere civili lo scorso novembre e Gibbs si sarebbe vantato di aver compiuto crimini analoghi in Iraq, facendola franca.
Altri sette soldati, poi, avrebbero insabbiato gli omicidi e picchiato una recluta che ha denunciato gli assassini. Secondo il quotidiano statunitense, che le accuse nei confronti dei militari rappresentano i più gravi crimini di guerra emersi dal teatro di guerra afghano.
Uccidere per puro divertimento. Cinque soldati americani sono stati incriminati, negli Stati Uniti, perché accusati di aver ucciso civili in Afghanistan "per gioco". A renderlo noto il Guardian, che riprende un servizio del giornale dell'esercito Usa Army Times.
Secondo fonti degli investigatori, riportate dal giornale, i militari "uccidevano a casaccio e collezionavano le dita dei morti come trofei".
Il sergente Calvin Gibbs, di 25 anni, ispiratore di quello che è stato ribattezzato "kill team", e i suoi quattro complici, tutti membri di una unità di fanteria basata a Ramrod nella provincia meridionale di Kandahar, rischiano ora la pena di morte, per aver ucciso tre uomini afghani, in distinte esecuzioni nel corso di quest'anno. Secondo l'Army Times, almeno un soldato collezionava le dita dei morti come "souvenir" e alcuni militari si sarebbero fatti fotografare con i cadaveri.
Secondo gli investigatori, i militari avevano cominciato a parlare di uccidere civili lo scorso novembre e Gibbs si sarebbe vantato di aver compiuto crimini analoghi in Iraq, facendola franca.
Altri sette soldati, poi, avrebbero insabbiato gli omicidi e picchiato una recluta che ha denunciato gli assassini. Secondo il quotidiano statunitense, che le accuse nei confronti dei militari rappresentano i più gravi crimini di guerra emersi dal teatro di guerra afghano.