Cisgiordania, un giorno tra i coloni

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SkyTG24 racconta la quotidianità negli insediamenti. Intanto la vigilia per la ripresa del dialogo arabo-israeliano si macchia di sangue. Abu Mazen condanna l'attentato che è costato la vita a quattro civili. Domani inizia il vertice

L'Autorità nazionale palestinese "si oppone agli  attacchi contro i civili di entrambe le parti, sia israeliani che  palestinesi".
Con queste parole il presidente palestinese Mahmoud  Abbas ha commentato l'uccisione di quattro civili israeliani, avvenuta ieri sera nei pressi dell'insediamento di Kiryat Arba, in  Cisgiordania.
Questi gesti hanno l'unico obiettivo di "ostacolare il  processo diplomatico", ha aggiunto Abbas, arrivato ieri a Washington  per l'avvio dei negoziati di pace diretti insieme al premier  israeliano Benjamin Netanyahu. Per l'attacco di ieri ci sono state due  diverse rivendicazioni, una da parte delle Brigate di al-Aqsa, vicina a Fatah, e una da parte delle Brigate al-Qassam, che fanno capo a Hamas. Proprio la questione delle colonie israeliane in Cisgiordania  sarà uno dei primi nodi da sciogliere nei negoziati, visto che il congelamento delle nuove costruzioni scade il 26 settembre e l'Anp chiede un suo rinnovo.

Lo speciale - E SkyTG24, nello speciale qui sopra, mostra uno scorcio della vita quotidiana tra i coloni israeliani in Cisgiordania. Nei cosidetti territori occupati vivono circa 4 milioni di arabai e centinaia di migliaia israeliani che negli anni hanno qui costruiti i loro insediamenti. La loro presenza e l'eventuale allargamento delle colonie è uno dei punti di maggiore tensione tra lo Stato di Israele e l'Autorità Palestinese.
Le telecamere di SkyTG24 accompagnano il responsabile della sicurezza di Efrat, una colonia di circa 8mila abitanti, dove i rapporti tra arabi ed israeliani sono più moderati rispetto ad altri insediamenti più a nord, come Nablus e Ramallah, dove gli scontri sono all'ordine del giorno. Qui vige un delicato equilibrio basato sul mercato del lavoro, con i palestinesi che offrono mano d'opera e gli israeliani che ne hanno bisogno. Ma sull'eventualità di un futuro stato palestinese le opinioni tra le due comunità sono radicalmente differenti.

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