Le fiamme continuano a svilupparsi, complice l'ondata di caldo che non accenna a diminuire. Intanto Mosca si è svegliata sotto una cappa di nebbia causata dall'afa e dallo smog. Guarda il video e le foto
Guarda la fotogallery di Mosca sotto una cappa di nebbia prodotta dall'afa
Oltre 300 nuovi incendi si sono sviluppati nelle ultime 24 ore, tra martedì 3 e mercoledì 4, nella Russia occidentale. La regione è colpita da oltre un mese da una ondata record di caldo e afa e da oltre due settimane da una serie di roghi indomabili che hanno già causato 48 morti e migliaia di sfollati. Lo riferiscono le agenzie.
La situazione più difficile resta nella regione di Nizhni Novgorod e nei dintorni di Sarov, dove pompieri e volontari cercano di tenere a distanza le fiamme dal principale impianto nucleare di ricerca del Paese. La procura locale ha aperto un'inchiesta per incendio colposo.
Un rogo si è sviluppato nella notte anche in una raffineria a sud di Mosca ma i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerlo. Il leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, che lunedì 2 ha decretato lo stato di emergenza in sette regioni, presiederà il consiglio di sicurezza per esaminare le misure di protezione delle installazioni strategiche russe.
La capitale intanto si è risvegliata sotto una fitta cappa di nebbia prodotta dall'afa e da uno smog allarmante, tanto da indurre il supervisore ecologico di Mosca, Ievghenia Simutnikova, a suggerire l'uso di respiratori e mascherine per chi esce al mattino. Il fumo acre prodotto dagli incendi di foreste e torbiere alla periferia di Mosca ha raggiunto anche alcuni sotterranei della metropolitana, dove alcuni passeggeri applicano fazzoletti bagnati sulla bocca e sul naso.
Intanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha disposto l'invio di due Canadair della flotta aerea italiana nel Paese duramente colpito dall'emergenza.
Oltre 300 nuovi incendi si sono sviluppati nelle ultime 24 ore, tra martedì 3 e mercoledì 4, nella Russia occidentale. La regione è colpita da oltre un mese da una ondata record di caldo e afa e da oltre due settimane da una serie di roghi indomabili che hanno già causato 48 morti e migliaia di sfollati. Lo riferiscono le agenzie.
La situazione più difficile resta nella regione di Nizhni Novgorod e nei dintorni di Sarov, dove pompieri e volontari cercano di tenere a distanza le fiamme dal principale impianto nucleare di ricerca del Paese. La procura locale ha aperto un'inchiesta per incendio colposo.
Un rogo si è sviluppato nella notte anche in una raffineria a sud di Mosca ma i vigili del fuoco sono riusciti a spegnerlo. Il leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, che lunedì 2 ha decretato lo stato di emergenza in sette regioni, presiederà il consiglio di sicurezza per esaminare le misure di protezione delle installazioni strategiche russe.
La capitale intanto si è risvegliata sotto una fitta cappa di nebbia prodotta dall'afa e da uno smog allarmante, tanto da indurre il supervisore ecologico di Mosca, Ievghenia Simutnikova, a suggerire l'uso di respiratori e mascherine per chi esce al mattino. Il fumo acre prodotto dagli incendi di foreste e torbiere alla periferia di Mosca ha raggiunto anche alcuni sotterranei della metropolitana, dove alcuni passeggeri applicano fazzoletti bagnati sulla bocca e sul naso.
Intanto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha disposto l'invio di due Canadair della flotta aerea italiana nel Paese duramente colpito dall'emergenza.