Sotto l'incubo del fallimento la compagnia petrolifera tenta adesso di arginare la fuoriuscita di greggio nel Golfo del Messico con un altro tappo di contenimento. Intanto Obama pensa a una nuova moratoria per le trivellazioni in mare aperto
LE FOTO SUL DISASTRO NEL GOLFO DEL MESSICO
LA CAMPAGNA DI GREENPEACE CONTRO LA BP
Durante il fine settimana la Bp tenterà d'installare un nuovo tappo, per contenere il petrolio che fuoriesce dal fondo del Golfo del Messico e che da due mesi è all'origine della disastrosa marea nera. A confermarlo è stato l'ex ammiraglio della Guardia Costiera Thad Allen, che per conto dell'amministrazione Obama è responsabile delle operazioni nel golfo. Salvo imprevisti, il nuovo tappo dovrebbe funzionare già dal 12 luglio. Esso avrà una capacità di contenimento e di aspirazione del greggio, superiore rispetto al precedente.
Pur avendo ammesso che durante l'operazioni d'installazione della nuova cupola il petrolio continuerà a defluire abbondante dalla falla, Allen ha dichiarato: "Ci sono buone possibilità che si riduca in modo drastico la fuoriuscita di greggio nell'ambiente e che si riesca a chiudere del tutto il pozzo entro la prossima settimana". L'ex ammiraglio ha anche comunicato che in giornata entreranno in funzione i robot, finalizzati a rimuovere il vecchio tappo per poter installare il nuovo.
Nel frattempo, dopo il rifiuto della Corte d'Appello di New Orleans di sospendere la revoca della moratoria sulle trivellazioni petrolifere in acque profonde, l'amministrazione Obama pensa di proclamare un'altra pausa di riflessione delle esplorazioni in mare aperto. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno, senza precisare quando verrà emanata la nuova moratoria. Al riguardo la portavoce Kendra Barkoff ha dichiarato: "Ora sappiamo che le società perolifere non hanno sufficienti capacità di contenimento e di reazione a una perdita petrolifera. Per questo emetteremo una nuova moratoria".
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Durante il fine settimana la Bp tenterà d'installare un nuovo tappo, per contenere il petrolio che fuoriesce dal fondo del Golfo del Messico e che da due mesi è all'origine della disastrosa marea nera. A confermarlo è stato l'ex ammiraglio della Guardia Costiera Thad Allen, che per conto dell'amministrazione Obama è responsabile delle operazioni nel golfo. Salvo imprevisti, il nuovo tappo dovrebbe funzionare già dal 12 luglio. Esso avrà una capacità di contenimento e di aspirazione del greggio, superiore rispetto al precedente.
Pur avendo ammesso che durante l'operazioni d'installazione della nuova cupola il petrolio continuerà a defluire abbondante dalla falla, Allen ha dichiarato: "Ci sono buone possibilità che si riduca in modo drastico la fuoriuscita di greggio nell'ambiente e che si riesca a chiudere del tutto il pozzo entro la prossima settimana". L'ex ammiraglio ha anche comunicato che in giornata entreranno in funzione i robot, finalizzati a rimuovere il vecchio tappo per poter installare il nuovo.
Nel frattempo, dopo il rifiuto della Corte d'Appello di New Orleans di sospendere la revoca della moratoria sulle trivellazioni petrolifere in acque profonde, l'amministrazione Obama pensa di proclamare un'altra pausa di riflessione delle esplorazioni in mare aperto. Lo ha annunciato il ministero dell'Interno, senza precisare quando verrà emanata la nuova moratoria. Al riguardo la portavoce Kendra Barkoff ha dichiarato: "Ora sappiamo che le società perolifere non hanno sufficienti capacità di contenimento e di reazione a una perdita petrolifera. Per questo emetteremo una nuova moratoria".
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