Grecia, attentato terroristico al ministero dell'Interno

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Un attacco eversivo è stato compiuto ad Atene nell'ufficio di Michalis Chrisochoidis. A seguito dell'esplosione di un pacco bomba è morto il capo della sicurezza nazionale

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Sale la tensione in Grecia, dove un attentato al ministero dell'Ordine pubblico, nella serata del 24 giugno, ha causato la morte di uno degli alti funzionari del dicastero guidato da Michalis Chrysochoidis. Al momento nessuna organizzazione ha rivendicato la responsabilità di aver fatto esplodere il pacco bomba che, a pochi metri dall'ufficio del ministro, ha ucciso il capo della sicurezza nazionale George Vassilakis. "Ho perduto un caro e valoroso collega", ha detto Chrysochoidis, che nel momento della deflagrazione si trovava in sede. Come riferito dal portavoce della polizia Thanassis Kokkalakis, "il pacco è esploso nelle mani dell'uomo, che lo aveva preso e aperto. Abbiamo udito un botto e poi visto del fumo".

Quando ricevette l'incarico, Chrysochoidis annunciò che avrebbe concentrato gli sforzi per mettere fine alle violenze organizzate e all'inizio di quest'anno sei persone erano state arrestate con l'accusa di terrorismo. Nel 2002 lo stesso ministro era diventato un acerrimo nemico dei gruppi terroristici, per aver messo la firma sullo smantellamento
dell'organizzazione "Novembre 17".

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