Marea Nera, è guerra tra Bp e Casa Bianca

Mondo
marea_nera

La Bp non vuole sborsare più soldi del minimo necessario per riportare la situazione delle coste statunitensi a condizioni pre-incidente. Washington pretende di più e pensa di reintrodurre una tassa per le compagnie petrolifere e chimiche straniere


GUARDA TUTTE LE FOTO SUL DISASTRO NEL GOLFO DEL MESSICO

LA CAMPAGNA DI GREENPEACE CONTRO LA BP


Due miliardi di dollari per ripulire il Golfo del Messico non sono sufficienti. La casa bianca vuole di più e la Bp respinge qualsiasi richiesta giustificandosi dicendo che non intende pagare un solo centesimo in  più del necessario per riportare le coste statunitensi a condizioni pre-incidente.

La Bp ha approvato lo stanziamento di un fondo di 20miliardi di dollari per risarcire i danni causati alle popolazioni che vivono lungo la costa, ma ha sottolineato che non intende pagare gli stipendi di quelle persone rimaste senza lavoro a causa della moratoria sulle trivellazioni in acque profonde decisa dall’amministrazione di Barack Obama, che sta inoltre pensando di rintrodurre una tassa per le compagnie petrolifere e chimiche tesa a creare un fondo per il recupero delle aree inquinate.

Intanto la situazione sul campo sembra migliorare, anche se le previsioni sulla quantità di petrolio che si è riversata, e continua a riversarsi nelle acque del Golfo potrebbero essere riviste al rialzo, fino a 100 barili si disperderebbero in mare ogni giorno.

Intanto l’amministratore delegato del colosso britannico è volato a Mosca. La Russia è il principale partner commerciale della multinazionale del petrolio. E le altre sfere russe sarebbero preoccupate di un’imminente fallimento della compagnia.          

Tutti gli aggiornamenti sulla Marea Nera

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]