Francia, le acque si ritirano. Si contano danni e vittime

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In due giorni sono cadute nel sud-est del Paese tra i 200 e i 300 litri di acqua per metro quadro. Un fenomeno che non si presentava dal 1827. Al momento sono 22 le vittime accertate. Ma il bilancio potrebbe salire nelle prossime ore


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Si ritirano le acque nella Regione di Var nel Sud della Francia dove le forti piogge hanno devastato numerosi comuni, in particolare quello di Draguignan. E' salito a 22 il bilancio delle vittime, travolte dalle intemperie che hanno colpito tra lunedì e martedì la Regione. E, per il momento, le operazioni di soccorso si sono interrotte mentre sono state allestite delle camere ardenti a Draguignan, la città più colpita dal disastro dove sono 11 i morti ritrovati.
    
La maggior parte dei morti sono anziani che non sono riusciti a far fronte alle piogge torrenziali, causate dalla congiuntura di fenomeni meteorologici relativamente frequente in questa zona, vicina alla costa mediterranea francese, ma mai così violenti. Le autorità non escludono che il bilancio dei morti possa salire mano mano che si stanno ritirando le acque.

Oltre 1.350 che erano bloccate sui tetti sono state tratte in salvo con elicotteri o imbarcazioni. Massicce le operazioni di soccorso che hanno visto impegnati 2mila operatori. Mercoledì notte centomila persone erano ancora senza luce elettrica e mille ospitate nei rifugi aperti come centri d'accoglienza.
    
Nella zona più colpita, quella tra Saint-Tropez e Draguignan, sono caduti tra la notte di lunedì e la giornata di martedì, tra i 200 e i 300 litri di acqua per metro quadrato, con punte record di 350 litri, una quantità che di solito cade in vari mesi di precipitazioni. Secondo l'agenzia meteorologica Meteo France, si deve risalire al 1827 per trovare una situazione di questa portata. Poi il temporale si è spostato verso l'Atlantico e sopra i Pirenei, dove è stato attivato l'allerta nei dipartimenti al confine con la Spagna.

Il ministro dell'Interno, Brice Hortefeux, si è recato a Draguignan. Dopo aver sorvolato la zona il ministro ha sbloccato un milioni di euro di crediti di urgenza. Il ministro ha anche chiesto la convocazione di un Comitato interministeriale che si riunirà "nei prossimi giorni" per decretare lo stato di catastrofe naturale, indispensabile per aiutare le popolazioni colpite. Da parte sua il presidente Nicolas Sarkozy ha chiesto al governo di disporre tutto il sostegno necessario per l'area.

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