Afghanistan, alpini disinnescano ordigno trovato dai bambini

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Soldati italiani circondati da ragazzi per le strade afghane
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Circa 50 chili di esplosivo collocati su una strada battuta dai soldati italiani, a Shindand, nell'ovest del paese. A segnalare le presenza dell’ordigno, posizionato in un tubo per lo scorrimento dell’acqua, alcuni ragazzi che giocavano a pallone

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Uno “Ied”, uno dei quei micidiali ordigni esplosivi improvvisati che tante vittime stanno mietendo in Afghanistan, è stato disinnescato oggi nel distretto di Shindand, nell'Ovest del Paese, dove sono schierati i militari italiani. Il potente ordigno, neutralizzato dagli Alpini del 32/o Reggimento Genio era stato posizionato in un tubo sotto la Ring road, la strada che viene ripetutamente percorsa dagli stessi soldati italiani. A segnalare la presenza dell'Ied, che conteneva una cinquantina di chili di esplosivo, sono stati alcuni bambini che stavano giocando.

"Tutto è cominciato ieri pomeriggio - racconta il tenente  Stefano Zonzin, l'artificiere che ha coordinato l'intervento - quando dei bambini che giocavano su un campo a ridosso della  strada, che lì corre rialzata, hanno notato qualcosa di strano all' interno di un 'culvert', uno di quei tubi che servono per far correre l'acqua. Hanno avvisato gli addetti del villaggio, questi hanno chiamato la polizia, che a sua volta ha allertato noi".

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