L'Olanda alle urne per il rinnovo del Parlamento

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Si vota nei Paesi Bassi, dove i sondaggi danno per favorito il Partito Liberale di Mark Rutte, forte sostenitore delle misure di austerity. Favorito anche il laburista Cohen, l'ebreo amato dai gay e dai musulmani

Si sono aperti, in mattinata, i seggi per le elezioni legislative anticipate in Olanda, dove più di 12 milioni di persone sono chiamate a eleggere 150 deputati della Camera bassa. Almeno 10mila seggi rimarranno aperti fino alle 19.00 ora locale (21.00 in Italia). Come riportato da Mar Meijis, portavoce del  consiglio elettorale, "non sono stati segnalati problemi al momento".

I sondaggi sono concordi nell'assegnare la vittoria dei liberali, che tornerebbero così al potere in Olanda dopo 100 anni. A stregare, soprattutto i giovani, è il leader Mark Rutte, soprannominato il "Nick Clegg dell'Olanda", e la sua politica economica senza mezze misure: tagliare tanto e in fretta, per tornare a garantire la stabilità. Dagli elettori tra i 18 e i 29 anni Rutte è considerato il candidato più adatto a diventare premier, benché non abbia mai speso una parola per i giovani. Piace tanto anche la politica liberale sul tema immigrazione, dove aveva avuto finora l'esclusiva il leader del partito xenofobo Geert Wilders con proposte estreme come lo stop agli ingressi in una col divieto di moschee e velo islamico. Rutte è estraneo a tali orientamenti, ma è fermo nella decisione di combattere "la crisi dell' immigrazione" con il modello danese: più integrazione e meno ingressi.
Di tutt'altre vedute il laburista Job Cohen, l'ebreo amato dai gay e dai musulmani, che è dato per secondo nei sondaggi con 30 seggi su 150. "Dobbiamo mettere al sicuro gli stipendi dei meno abbienti e fare in modo che si viva insieme e in armonia", ha detto alla vigilia dell'elezioni, camminando per le strade di Rotterdam, circondato da immigrati che lo baciavano.

Anche se la vittoria dei liberali sembra più probabile, è in ogni caso difficile prevedere la composizione del futuro Parlamento. Rutte, infatti, potrebbe contare al massimo su 36 deputati, senza raggiungere la soglia necessaria di 76 seggi per governare da solo. Dovrà, dunque, formare una coalizione. Al riguardo tutte le porte restano, al momento, aperte.

Il confronto tra i candidati è stato comunque serrato fino all'8 giugno e s'è svolto principalmente su Twitter. E' stato talmente seguito, che le elezioni nel piccolo Paese sono entrate, ieri, nella top 10 degli argomenti più popolari del social network.

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