La castrazione chimica per i pedofili è legge in Polonia

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I tribunali polacchi potranno ordinare la castrazione chimica per le persone condannate per reati legati alla pedofilia, una volta scontata la pena. La norme erano state approvate lo scorso settembre dal parlamento di Varsavia

Da oggi in Polonia un tribunale può ordinare la castrazione chimica per i condannati per pedofilia e incesto. Sono infatti entrate in vigore nuove norme, votate dal parlamento di Varsavia lo scorso settembre, in base alle quali una persona condannata per stupro su un minore di età inferiore ai 15 anni o su un familiare "può essere sottoposto obbligatoriamente, su decisione di un tribunale, ad una terapia farmacologica e una psicoterapia, mirata a diminuire le pulsioni sessuali", una volta scontata la pena in carcere. Le nuove disposizioni legali sono volute lo scorso anno dal premier Donald Tusk, sull'onda del caso di un uomo di 45 anni che aveva sequestrato e violentato per sei anni la figlia, oggi 21enne.

Sino a ieri, le pene previste per stupro di minore o di un membro della famiglia andavano dai 2 ai 12 anni di prigione, ora passano da 3 a 15 anni. Sino a tre anni per le persone che cercano di adescare minori via internet.

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