L'assassino del vescovo: "Ho avuto una rivelazione divina"

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Il luogo in cui è avvenuto l'omicidio
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L'uomo, che da quattro anni era l'autista del religioso, aveva disturbi mentali ed era in cura. E' stato formalmente incriminato

E' stato formalmente incriminato stamani da un tribunale di Iskenderun, l'autista turco di 26 anni, Murat Altun, ritenuto il responsabile dell'omicidio di monsignor Luigi Padovese, il vicario apostolico dell'Anatolia, ucciso ieri a coltellate nel giardino della sua casa. Lo riferisce l'emittente privata Ntv senza comunque precisare il capo d'imputazione. Il presunto omicida, che era al servizio dell'alto prelato da oltre quattro anni, si era convertito ad Cristianesimo ma negli ultimi tempi, come hanno confermato i familiari e vari collaboratori di Padovese, aveva dimostrato segni di precario equilibrio psicologico e per questo era in cura. L'accusato, come ha riferito oggi il quotidiano Milliyet, durante l'interrogatorio della polizia avrebbe più volte affermato di avere ricevuto "una rivelazione divina" che lo avrebbe indotto ad uccidere il religioso.

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