Il “Quit day” è un flop, gli utenti non lasciano Facebook

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Due ragazzi canadesi avevano proposto la cancellazione dal social network per protestare contro le regole sulla privacy. Ma su 540 milioni di utenti nel mondo, hanno aderito solo in 33 mila

Senza Facebook non si può stare. Non ha ottenuto il seguito sperato il “Quit Facebook Day”, la giornata in cui gli utenti delusi dalle regole sulla privacy cancellano il proprio profilo sul social network. Indetta per ieri, 31 maggio, dagli organizzatori (due giovani canadesi) l’iniziativa ha raccolto quasi 34 mila adesioni sul sito QuitFacebookDay.com, poche rispetto agli oltre 500 milioni di persone che nel mondo sono iscritte al più popolare social network.

Negli Stati Uniti, stando a un sondaggio della Vision Critical, appena l’11% degli intervistati era a conoscenza dell’evento e, di questi, solo il 22% si è dichiarato intenzionato a cancellare il proprio volto da Facebook. Gli utenti della rete sociale sono sempre più preoccupati per la privacy ma sembrano non preoccuparsi per la diffusione “senza filtri” delle proprie informazioni. Il “Quit Facebook Day” ha fallito perché non è riuscito a promuoversi. Molti utenti non sapevano neppure dell’iniziativa.

I numeri continuano a dar ragione a Facebook. Il mese scorso la rete sociale contava 540 milioni di utenti. Il dato proviene dalla lista Doubleclick Ad Planner di Google, che offre la classifica dei primi mille siti al mondo per numero di utenti, esclusi quelli della stessa Google. La rete sociale risulta prima, seguita da Yahoo! e Microsoft Live, e raggiunge la cifra impressionante di 570 miliardi di pagine visitate.

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