Il primo ministro turco si rivolge al Parlamento di Ankara dopo l'assalto del commando israeliano alla flottiglia al largo di Gaza: "Attacco condotto contro la coscienza dell’umanità. Parlerò degli sviluppi con il presidente Usa Obama"
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Gaza, attacco alla flotta pacifista. IL VIDEO
Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan accusa Israele. Il giorno dopo l'assalto alla flottiglia al largo di Gaza, il premier davanti al parlamento di Ankara non usa giri di parole: "L'attaco israeliano minaccia la pace nel mondo". Erdogan ha inoltre annunciato che in serata parlerà al telefono con il presidente Usa Barak Obama ed insieme discuteranno degli ultimi sviluppi della vicenda.
Erdogan ha ribadito la sua dura condanna dell'accaduto che, ha detto, "è stato un attacco sanguinoso che merita ogni tipo di condanna". "L'attacco israeliano è stato condotto contro la coscienza dell'umanità, ha proseguito, e contro la filosofia alla base delle Nazioni Unite". "A bordo delle navi - ha detto ancora il premier turco - c'erano solo dei civili che, per di più, avevano innalzato la bandiera bianca".
"Israele deve al più presto togliere l'embargo dalla Striscia di Gaza. Ciò che è accaduto ieri resterà come una macchia nera nella storia dell'umanità". "Nemmeno durante le guerre si attaccano i civili - ha insistito Erdogan -. E anche i pirati rispettano certe regole. Ma definire quanto è avvenuto come un atto di pirateria sarebbe usare un eufemismo". "La Turchia è sempre stata dalla parte di coloro che vogliono la pace in Medio Oriente, ma Israele - così facendo - si comporta al contrario dei difensori della pace". "Per la società internazionale è arrivato ormai il momento di dire basta a Israele e la dichiarazione delle Nazioni Unite di ieri sera non è sufficiente", ha concluso Erdogan.
In giornata è arrivata anche la condanna da parte dell'Onu. Con un equilibrismo linguistico frutto di tredici ore di negoziato al Palazzo di Vetro, il consiglio delle Nazioni Unite ha "condannato gli atti che hanno avuto come esito la perdita di vite di civili nell'incidente con la flottiglia al largo di Gaza". In una nota il consiglio di sicurezza ha chiesto l'avvio di un'inchiesta che sia "rapida, imparziale, trasparente e credibile" e "l'immediato rilascio delle navi e dei civili" fermati da Israele.
Tutti i video sull'assalto di Israele alla flottiglia:
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Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan accusa Israele. Il giorno dopo l'assalto alla flottiglia al largo di Gaza, il premier davanti al parlamento di Ankara non usa giri di parole: "L'attaco israeliano minaccia la pace nel mondo". Erdogan ha inoltre annunciato che in serata parlerà al telefono con il presidente Usa Barak Obama ed insieme discuteranno degli ultimi sviluppi della vicenda.
Erdogan ha ribadito la sua dura condanna dell'accaduto che, ha detto, "è stato un attacco sanguinoso che merita ogni tipo di condanna". "L'attacco israeliano è stato condotto contro la coscienza dell'umanità, ha proseguito, e contro la filosofia alla base delle Nazioni Unite". "A bordo delle navi - ha detto ancora il premier turco - c'erano solo dei civili che, per di più, avevano innalzato la bandiera bianca".
"Israele deve al più presto togliere l'embargo dalla Striscia di Gaza. Ciò che è accaduto ieri resterà come una macchia nera nella storia dell'umanità". "Nemmeno durante le guerre si attaccano i civili - ha insistito Erdogan -. E anche i pirati rispettano certe regole. Ma definire quanto è avvenuto come un atto di pirateria sarebbe usare un eufemismo". "La Turchia è sempre stata dalla parte di coloro che vogliono la pace in Medio Oriente, ma Israele - così facendo - si comporta al contrario dei difensori della pace". "Per la società internazionale è arrivato ormai il momento di dire basta a Israele e la dichiarazione delle Nazioni Unite di ieri sera non è sufficiente", ha concluso Erdogan.
In giornata è arrivata anche la condanna da parte dell'Onu. Con un equilibrismo linguistico frutto di tredici ore di negoziato al Palazzo di Vetro, il consiglio delle Nazioni Unite ha "condannato gli atti che hanno avuto come esito la perdita di vite di civili nell'incidente con la flottiglia al largo di Gaza". In una nota il consiglio di sicurezza ha chiesto l'avvio di un'inchiesta che sia "rapida, imparziale, trasparente e credibile" e "l'immediato rilascio delle navi e dei civili" fermati da Israele.
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