Il capo di Stato tedesco ha annunciato di voler lasciare l'incarico. La decisione è legata alla recente gaffe sull'impegno militare di Berlino in Afghanistan, giustificato con la necessità di proteggere gli interessi commerciali del Paese all'estero
Il presidente della repubblica tedesca Horst Koehler ha annunciato le sue dimissioni. La decisione è legata alle recenti e controverse dichiarazioni sull'impegno militare della Germania in Afghanistan. In visita a Kabul Koehler aveva infatti giustificato la missione con la necessità di proteggere gli interessi commerciali tedeschi all'estero: "Un Paese delle nostre dimensioni, concentrato sull'export e quindi sulla dipendenza dal commercio estero, deve rendersi conto che gli sviluppi militari sono necessari in un'emergenza, per proteggere i nostri interessi. Si pensi, a esempio, alle rotte commerciali o all'impedimento d'instabilità regionali, che potrebbero influire negativamente sul nostro commercio, sull'occupazione e sui redditi".
Negli ultimi giorni l'intervento del capo di Stato era stato duramente criticato sia dall'opposizione sia da esponenti della coalizione, guidata dalla cancelliera Angela Merkel. Il 28 maggio era poi toccato al ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg prendere le distanze dal presidente della Repubblica.
Negli ultimi giorni l'intervento del capo di Stato era stato duramente criticato sia dall'opposizione sia da esponenti della coalizione, guidata dalla cancelliera Angela Merkel. Il 28 maggio era poi toccato al ministro della Difesa Karl-Theodor zu Guttenberg prendere le distanze dal presidente della Repubblica.