Alta tensione tra le due Coree: Pyongyang pronta alla guerra

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Attivisti di Seul strappano la bandiera della Corea del Nord
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La situazione è precipitata dopo l'esito dell'inchiesta che attribuisce alla Corea del Nord la responsabilità dell'affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan. Seul ha annunciato azioni forti, ma il governo nordcoreano nega e minaccia l’uso delle armi

Dopo la pubblicazione dell'esito dell'inchiesta sull'affondamento della corvetta sudcoreana "Cheonan", colata a picco il 26 marzo scorso provocando 46 morti fra l'equipaggio, la situazione tra le due Corre sembra precipitare. La commissione di inchiesta multinazionale ha infatti stabilito che la corvetta è stata affondata da un siluro, lanciato probabilmente da un sommergibile nordcoreano. E la reazione di Seul non si è fatta attendere.

Il presidente sudcoreano Lee Myung-bak ha promesso una "azione forte" contro la Corea del Nord. E' il commento di Lee, contenuto in una nota dell'Ufficio di presidenza, fatto nel corso di una telefonata con il premier australiano Kevin Rudd. "Misure forti - ha osservato Lee - saranno adottate contro la Corea Nord in modo che possa ammettere le sue responsabilità di fronte alla comunità internazionale".

Ma Pyongyang non ci sta. La Corea del Nord minaccia a sua volta la Corea del Sud di adottare "misure forti", fino alla "guerra generale", se Seul dovesse promuovere anche a livello internazionale l'adozione di nuove sanzioni. Lo riferisce l'agenzia Yonhap, citando un comunicato della Commissione nazionale di difesa, letto dalla radio di Stato, in cui si nega ogni responsabilità nella tragedia costata la vita a 46 marinai.

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