La legge sull’immigrazione che divide gli americani

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In Arizona una legge per battere l'immigrazione clandestina consente alle forze dell'ordine di arrestare chiunque sia sospettato di trovarsi illegalmente negli Stati Uniti

Sta suscitando un'ondata di proteste in America la legge sull'immigrazione illegale approvata lo scorso aprile nello stato dell'Arizona. Il provvedimento, che autorizza la polizia a chiedere i documenti alle persone sospettate di non essere in regola, colpisce soprattutto i cittadini latino-americani che dal Messico entrano nel sud ovest degli Stati Uniti.

Centinaia di migliaia di immigrati, soprattutto latino-americani, hanno manifestato il molti stati. La parola d'ordine delle manifestazioni "Siamo tutti dell'Arizona". Il corteo più numeroso è a Los Angeles, con almeno 100.000 persone, secondo la polizia. Proteste sono arrivate anche dai vertici degli altri stati. Il consiglio comunale della città di Los Angeles ha messo in atto una forma di protesta molto efficace decidendo di boicottare qualsiasi tipo di rapporto finanziario e commerciale con Phoenix. I consiglieri comunali della “città degli angeli” hanno stabilito di non compiere nell'immediato futuro alcun viaggio ufficiale in Arizona e di evitare qualsiasi tipo di nuovo contratto con le aziende dello stato confinante. Una misura che potrebbe costare circa 8 milioni di dollari all'Arizona.

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