Attentato Times Square, si rafforza la pista straniera

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Il Washington Post, che cita fonti dell’amministrazione Obama, parla di un complotto internazionale. Si cerca un uomo “40enne bianco” ripreso vicino all’auto con all'interno l'ordigno artigianale (IL VIDEO)

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Il fallito attentato a New York, in Times Square, sembra sempre più essere stato coordinato da diverse persone in un complotto con legami internazionali. Lo scrive oggi il Washington Post, citando fonti anonime dell'amministrazione Usa. Anche funzionari della Casa Bianca hanno caratterizzato per la prima volta il fatto di sabato sera come un tentato atto di terrorismo. "Penso che chiunque avesse il tipo di materiale che si trovava nell'auto in Times Square volesse terrorizzare, assolutamente", ha detto il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs in un briefing. "E posso dire che chiunque sia dovrebbe essere catalogato come terrorista".

Il Washington Post cita un funzionario Usa che, raccontando una conversazione con funzionari dell'intelligence, dice: "Non sarei sorpreso se venisse trovato un nesso straniero....Stanno osservando alcuni segnali e dicono che stanno andando in quella direzione". Il giornale aggiunge che i funzionari hanno però precisato che anche se le indagini vanno verso legami internazionali, piuttosto che verso organizzazioni interne o anti-governative, ciò non significa che siano coinvolti al Qaeda o gruppi simili.

La polizia di New York oggi ha interrogato il proprietario del veicolo e visionato diversi video sull'evento di sabato sera, che ha scosso i newyorkesi e ha costretto all'evacuazione di Times Square, affollata da migliaia di turisti. Gli investigatori stanno ancora tentando di individuare l'uomo bianco 40enne, magro, ripreso in un video vicino all'auto carica di taniche di gas propano, benzina, fuochi d'artificio e fertilizzante.

Le autorità hanno definito il dispositivo artigianale, spiegando che ha generato fumo ma non è riuscito ad esplodere, mentre l'auto era parcheggiata col motore acceso e le frecce lampeggianti. Il ministro della Giustizia Usa Eric Holder ha detto oggi che gli investigatori stanno facendo progressi e ha promesso che i responsabili saranno presi. "Abbiamo fatto dei progressi sostanziali", ha detto Holder ai giornalisti, aggiungendo che "alla fine l'indagine sarà un successo e le persone responsabili del tentativo saranno trovate e processate". "Abbiamo qualche buon indizio", ha detto Holder ai giornalisti, riferendosi all'uomo del video. "Stiamo comunque seguendo altre piste".

Questa mattina, il leader dei talebani pakistani, Hakimullah Mehsud, che si riteneva fosse stato ucciso dalla Cia nel corso di un attacco con droni lo scorso gennaio, è apparso in un video su Internet minacciando di colpire gli Usa con attentati suicidi. La registrazione è stata diffusa dopo che i talebani pakistani che sostengono al Qaeda hanno rivendicato il tentato attentato. "Il momento è molto vicino, in cui i nostri feddayn (combattenti pronti a immolarsi) attaccheranno gli stati americani nelle principali città", ha ammonito Mehsud, dicendo che il video è stato registrato lo scorso 4 aprile. "I nostri feddayn sono penetrati nell'America terrorista. Colpiremo in modo estremamente doloroso la fanatica America". Funzionari pakistani non danno credito alla rivendicazione, sostenendo che si tratti di un tentativo disperato di propaganda per dimostrare che i talebani hanno una diffusione globale. "E' un colpo mediatico. Noi sappiamo e il mondo sa quale sia la loro abilità e capacità", ha detto un funzionario della sicurezza pakistano, chiedendo di non essere identificato.

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