Marea nera, Obama: "Bp è responsabile e pagherà"

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Il capo della British Petroleum si difende: "Abbiamo usato tutti i mezzi". Ma il presidente degli Usa, in visita nei luoghi del disastro in Louisiana, punta il dito contro il colosso petrolifero. Poi garantisce: "Ci saranno risarcimenti adeguati"

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Il lavoro del governo federale nella battaglia contro la marea nera è di stare “col fiato sul collo” a Bp, il colosso petrolifero responsabile della maxi perdita di greggio nel Golfo del Messico. Lo ha detto il ministro dell'Interno Ken Salazar, ex senatore del Colorado, dove la sua famiglia abita da cinque generazioni. Salazar ha usato una espressione più pittoresca alla Wild West: "Tenere lo stivale sul collo di Bp". E nell'attribuire la responsabilità del disastro alla British Petroleum scendono in campo anche gli ambientalisti.

Doug Suttle, il Chief Operating Officer della Bp ha invece detto al New York Times che il colosso petrolifero ha "usato praticamente tutti i mezzi che aveva. Non ci sono molte altre risorse nel mondo da impiegare contro una perdita come questa".

Ma delle responsabilità della Bp è tornato a parlare con chiarezza anche il presidente Barack Obama, che s'è recato, il 2 maggio, sui luoghi del disastro in Louisiana. Dopo un briefing della Guardia costiera a Venice il numero uno della Casa Bianca ha detto senza mezzi termini: "La British Petroleum è responsabile e pagherà per la perdita di greggio nel golfo del Messico". Circa poi gli interventi, messi in atto dal governo, Obama ha dichiarato: "Sin dal primo giorno eravamo preparati al peggio e abbiamo reagito con decisione". Quindi è stato garantito che per l'area colpita dalla marea nera "ci saranno risarcimenti adeguati".

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