Esplosione Louisiana, Greenpeace: "Disastro ambientale"

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Nel Golfo del Messico si lavora incessantemente per contenere la marea nera fuoriuscita dopo il crollo della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. E' allarme per l'ecosistema: molte specie marine che si riproducono in questo periodo sono a rischio

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Il petrolio fuoriuscito dalla piattaforma Deepwater Horizon non ha ancora raggiunto le coste americane, ma per Greenpeace è già disastro ambientale. Nel giro di 48 ore l'oro nero, che fuoriesce al ritmo di mille barili al giorno dal pozzo collegato alla piattaforma, arriverà a ledere il delicato ecosistema, già danneggiato dall'uragano Katrina nel 2005. Al momento quattro robot sottomarini stanno lavorando in profondità: l'obiettivo è sigillare una valvola, per impedire ulteriore sversamento di materiale. Ma è una soluzione la cui riuscita non è garantita e nell'ipotesi peggiore si dovrebbe ricorrere ad un piano alternativo, per il quale occorrrerebbero forse mesi. In superficie intanto stanno lavorando 32 navi e cinque aerei della "British Petroleum", il colosso petrolifero britannico che affittava dalla svizzera Transocean la piattaforma affondata giovedì scorso.

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