Cinque esplosioni nel centro della capitale thailandese hanno fatto tre morti e decine di feriti, tra i quali alcuni turisti. La Farnesina esclude che ci siano italiani tra le vittime. Nessun sospetto sugli autori dell’attentato
Cinque granate sono state lanciate nel quartiere finanziario di Bangkok: tre persone sono morte e 75 sono rimaste ferite. Lo hanno riferito fonti ospedaliere e giornalistiche. La Farnesina ha riferito che non ci sono italiani coinvolti. Il primo ministro thailandese, Abhisit Vejjajiva, ha convocato d'urgenza il consiglio di gabinetto. Almeno due dei feriti sono stranieri e quattro sono in gravi condizioni. Le granate sono state lanciate da un M-79, lo stesso tipo di arma usato contro i soldati nella manifestazione antigovernativa delle camicie rosse, che il 10 aprile causò 25 morti. Una granata è esplosa nei pressi della sede del Charoen Pokphand Group, la più grande azienda agricola del Paese, che si trova accanto al Dusit Thani Hotel.
Nella stessa area della capitale thailandese ci sono circa 500 manifestanti pro-governativi e non lontano si trovano le decine di migliaia di camicie rosse che sostengono l'ex premier Thaksin Shinawatra, a cui l'esercito stamane aveva ordinato di allontanarsi.
Nella stessa area della capitale thailandese ci sono circa 500 manifestanti pro-governativi e non lontano si trovano le decine di migliaia di camicie rosse che sostengono l'ex premier Thaksin Shinawatra, a cui l'esercito stamane aveva ordinato di allontanarsi.