Il portavoce di Emergency e direttore di Peacereporter a Tg24: “Il 40% dei ricoverati negli ospedali di Emergency sono bambini al di sotto di 12 anni. Questa è la guerra, questo è quello che noi raccontiamo. Questo dà fastidio a chi la fa la guerra"
“Ormai sono passate 48 ore dal fermo dei nostri operatori eppure non abbiamo ancora notizie, né da chi sono trattenuti, né dove”. Così Tommaso Notarianni, portavoce di Emergency, la ong diretta da Gino Strada e direttore di Peacereporter intervenendo a Sky TG24 Pomeriggio. “La preoccupazione è tanta – continua Notarianni – soprattutto perché si tratta di amici. Le uniche notizie che abbiamo sono le stesse che sono state rese note e cioè che insieme agli uomini dei servizi segreti afghani, a eseguire l’arresto, c’erano anche uomini dell’Isaf”.
Sul fatto che scadute le 72 ore di fermo, gli operatori sarebbero in uno stato di arresto illegale, il direttore risponde: “Su questo punto c’è una gran confusione perché non è chiaro qual è il limite di tempo di un fermo in Afghanistan. Quello che è certo e che a Emergency nessuno ha comunicato nulla”. “La cosa che ci fa ancora più male e che ancora una volta, com’è tipico degli italiani, si iniziato a fare polemiche di bassa lega”.
“Emergency – ci tiene a specificare Notarianni – è un’organizzazione umanitaria neutrale. Che, com’è giusto, non chiede carte d’identità nei suoi ospedali, ma cura chiunque abbia bisogno. Il problema è che chi mantiene il giuramento di Ippocrate dia fastidio a chi invece fa la guerra, su questo non ci sono dubbi”.
“Il 40% dei ricoverati negli ospedali di Emergency sono bambini al di sotto di 12 anni. Questa è la guerra, questo è quello che noi raccontiamo. E probabilmente questo da fastidio a qualcuno”.
GUARDA ANCHE:
GUARDA LE FOTO dei volontari di Emergency arrestati in Afghanistan
Operatori arrestati in Afghanistan, le autorità frenano
Afghanistan, Strada: “Non accetto lezioni dalla politica”
Gino Strada: "Testimoni scomodi, rapiti da governo Karzai"
Tre italiani di Emergency arrestati dai servizi afghani
Sul fatto che scadute le 72 ore di fermo, gli operatori sarebbero in uno stato di arresto illegale, il direttore risponde: “Su questo punto c’è una gran confusione perché non è chiaro qual è il limite di tempo di un fermo in Afghanistan. Quello che è certo e che a Emergency nessuno ha comunicato nulla”. “La cosa che ci fa ancora più male e che ancora una volta, com’è tipico degli italiani, si iniziato a fare polemiche di bassa lega”.
“Emergency – ci tiene a specificare Notarianni – è un’organizzazione umanitaria neutrale. Che, com’è giusto, non chiede carte d’identità nei suoi ospedali, ma cura chiunque abbia bisogno. Il problema è che chi mantiene il giuramento di Ippocrate dia fastidio a chi invece fa la guerra, su questo non ci sono dubbi”.
“Il 40% dei ricoverati negli ospedali di Emergency sono bambini al di sotto di 12 anni. Questa è la guerra, questo è quello che noi raccontiamo. E probabilmente questo da fastidio a qualcuno”.
GUARDA ANCHE:
GUARDA LE FOTO dei volontari di Emergency arrestati in Afghanistan
Operatori arrestati in Afghanistan, le autorità frenano
Afghanistan, Strada: “Non accetto lezioni dalla politica”
Gino Strada: "Testimoni scomodi, rapiti da governo Karzai"
Tre italiani di Emergency arrestati dai servizi afghani