Berlusconi: bene semipresidenzialismo ma no a doppio turno

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Lo ha detto il premier durante la conferenza stampa con Nicolas Sarkozy. Nel vertice bilaterale a Parigi sono stati firmati 20 accordi. Il presidente francese: bene la scelta del governo italiano sul nucleare. TUTTI I VIDEO

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"L'Italia è interessata a una riforma dello Stato sul modello del semipresidenzialismo francese ma senza doppio turno". Lo ha detto oggi il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy durante il bilaterale italo-francese di Parigi.
"E' il presidenzialismo francese che prendiamo ad esempio, anzi se ci sono contrordini vi prego di farmi sapere", ha detto Berlusconi rispondendo ad una domanda sul modello di riforma che il governo e la maggioranza di centrodestra stanno mettendo a punto.

A chi chiedeva se del modello francese l'Italia prenderà anche il doppio turno, Berlusconi ha detto: "Non prenderemo tutto. Pensiamo a un turno unico con l'elezione del Presidente e del Parlamento lo stesso giorno. Su questo stiamo lavorando".

Nel vertice sono stati firmati 20 accordi, segno della "collaborazione concreta" tra i due Paesi, ha detto il premier Silvio Berlusconi.
Tra i temi trattati la Grecia. "Abbiamo il dovere di dare un supporto alla Grecia altrimenti ci saranno conseguenze sulla nostra moneta e sull'economia. Noi e la Francia siamo d'accordo su questo" ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Sull'immigrazione "c'è la volontà comune, tra Italia e Francia, di lavorare insieme per un'Europa che protegga i propri cittadini". E ha continuato: "Italia e Francia sono interessate nella preparazione del prossimo G8 e del G20 per trovare le soluzioni sui temi aperti. Chiediamo quindi di unire gli sforzi in vista dei prossimi appuntamenti mondiali".

Sul tavolo anche il nucleare. "Rendo omaggio alla decisione storica del Governo italiano e del presidente Berlusconi di fare la scelta del nucleare una decisione che avvicina Francia e Italia" ha detto il presidente Sarkozy. E sui trasporti ha osservato: "Non ci sarà una guerra ferroviaria tra Italia e Francia". C'è un "avvicinamento nel settore ferroviario e dei trasporti e sono molto contento per questo. Non vi è spazio per guerra ferroviaria tra Francia e Italia vi sarà una collaborazione".


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