Censura online, Google abbandona la Cina

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Dura reazione del colosso americano dopo le polemiche con il governo di Pechino. "Gli utenti saranno reindirizzati sul motore di Hong Kong", spiega la società di Mountain View in un comunicato

Il motore di ricerca Usa Google lascia la Cina. Dopo mesi di polemiche e scontri con il governo di Pechino, il colosso di Mountain View ha deciso di sfidare la censura cinese ma allo stesso tempo di "restare e mantenere la presenza sul mercato". "Gli utenti - si legge in un comunicato - saranno reindirizzati sul motore di Hong Kong".

"Oggi - ha reso noto l'avvocato di Google David Drummond - abbiamo deciso di porre fine alla censura dei nostri motori di ricerca Google Search, Google News e Google Images su Google Cina". "I nostri utenti sul mercato cinese saranno reindirizzati su Google Hong Kong dove è possibile trovare una ricerca senza censura e in cinese". La decisione di Google, annunciata da giorni, arriva dopo due mesi di guerra cybernetica in cui la società di Mountain View lamentava di essere vittima di hacker cinesi".

Google ha quindi spiegato che "in termini di business continuerà a mantenere la sua attività di ricerca e sviluppo in Cina così come a continaure una presenza di vendita", anche se - ha aggiunto - "la portata del team di vendita sarà naturalmente parzialmente dipendente dall'abilità dei cinesi di utilizzare Google.com.hk".

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