Pentimento, guarigione e rinnovamento è quanto ha chiesto il pontefice alla Chiesa d'Irlanda, una delle più colpite dai recenti scandali che vedono coinvolti prelati in tutta Europa
"Pentimento, guarigione e rinnovamento" dopo le ferite degli abusi su minori: questo ha chiesto Benedetto XVI alla Chiesa d'Irlanda in una lettera ai fedeli annunciata da oltre tre mesi e che finalmente è giunta al varo.
Un documento particolarmente atteso, e non solo per le tribolazioni in corso nei vertici della Chiesa irlandese. Vescovi dimissionari, altri intenti a chiarire il proprio ruolo nell'aver quanto meno omesso un dovuto controllo sul comportamento del clero, diocesi a rischio bancarotta per i risarcimenti, famiglie in fuga dalle scuole cattoliche. Ma soprattutto la credibilità di una chiesa tra le più radicate d'Europa messa a dura prova, mentre gli scandali dilagano anche sul continente, dall'Olanda alla Svizzera passando dalla natale Germania del Papa. Non è detto che la lettera del Papa allarghi il suo orizzonte originario dalla situazione irlandese a quella continentale, mentre anche in Brasile e in Messico imperversano vecchi e nuovi casi di abuso. Di certo, però, sarà una imperdibile occasione per vedere confermata, o meno, la linea dura, anzi durissima, inaugurata da papa Ratzinger fin dall'inizio del suo pontificato. E anche prima, secondo alcuni, quando da prefetto della Congregazione della Fede volle inserire la pedofilia tra i "delicta gravioribus", nonostante i dubbi interpretativi che permangono su quel documento, anche dentro la chiesa.
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Un documento particolarmente atteso, e non solo per le tribolazioni in corso nei vertici della Chiesa irlandese. Vescovi dimissionari, altri intenti a chiarire il proprio ruolo nell'aver quanto meno omesso un dovuto controllo sul comportamento del clero, diocesi a rischio bancarotta per i risarcimenti, famiglie in fuga dalle scuole cattoliche. Ma soprattutto la credibilità di una chiesa tra le più radicate d'Europa messa a dura prova, mentre gli scandali dilagano anche sul continente, dall'Olanda alla Svizzera passando dalla natale Germania del Papa. Non è detto che la lettera del Papa allarghi il suo orizzonte originario dalla situazione irlandese a quella continentale, mentre anche in Brasile e in Messico imperversano vecchi e nuovi casi di abuso. Di certo, però, sarà una imperdibile occasione per vedere confermata, o meno, la linea dura, anzi durissima, inaugurata da papa Ratzinger fin dall'inizio del suo pontificato. E anche prima, secondo alcuni, quando da prefetto della Congregazione della Fede volle inserire la pedofilia tra i "delicta gravioribus", nonostante i dubbi interpretativi che permangono su quel documento, anche dentro la chiesa.
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