Deboli onde anomale, ma non cessa l'allarme nell'arcipelago dopo il sisma che ha colpito il Cile. Sono subito scattate le misure di evacuazione, le prime dal 1994, per gli abitanti delle isole Hawaii. Allerta in tutto il Pacifico
TERREMOTO IN CILE: LA FOTOGALLERY
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Morte e distruzione in Cile per il violento sisma che ha scosso il Paese sabatao alle 3:34, le 7:34 in Italia. Centinaia di vittime, ma il bilancio è ancora provvisorio.
La prima scossa di magnitudo 8,8 ha avuto come epicentro la città di Conception. E dopo il violento terremoto è scattato l'allarme tsunami in tutte le coste del Pacifico.
Alle 23:15 ore italiane le prime, le prime onde anomale arrivano alle Hawaii. Lo tsunami appare debole ma non cessa l'allarme sull'arcipelago.
Lunga giornata di paura per gli abitanti delle Hawaii, avvertiti fin dall'alba di sabato che uno tsunami si sarebbe abbattuto nelle ore successive sulle famose spiagge dell'arcipelago. E' scattata l'emergenza e sono scattate le misure di evacuazione, le prime dal 1994, per gli abitanti delle isole Hawaii residenti nelle zone più a rischio. L'attenzione si è concentrata sull'isola di Hilo, già colpita nel 1960 da un terribile terremoto, che per la sua posizione geografica è la più esposta e la più vulnerabile alle ondate dello tsunami. Grande preoccupazione soprattutto per Hilo Bay, la spiaggia più esposta.
La giornata della grande paura era cominciata per le Hawaii alle 6 del mattino quando le sirene hanno dato l'allarme in tutto l'arcipelago che uno tsunami provocato dal terremoto che ha devastato il Cile poteva colpire anche l'arcipelago americano. Era scattata immediatamente la evacuazione delle famose spiagge del paradiso turistico, che sono state chiuse, mentre le piccole imbarcazioni sono state trasportate in posti più riparati.
Ad Honolulu e nelle altre città gli abitanti hanno cominciato a prendere d'assalto i grandi magazzini per accumulare scorte di cibo e di generi di prima necessità. Sono stati presi d'assalto anche i distributori dove si sono formate lunghe code per fare il pieno di benzina. Le autorità hanno esortato la popolazione a prepararsi a evacuare le case situate nelle zone a rischio, spostandosi nei rifugi e nelle località più elevate. Una volta raggiunte le zone di sicurezza è cominciata l'ansiosa attesa.
La prima ondata era prevista per le uno 11:00 locali (le 23:00 in Italia). Si è cominciato a scrutare il mare per i primi segni del pericolo: il ritiro delle acque seguito dall'impatto dello tsunami. Le tv locali hanno dislocato i loro reporter nelle zone strategiche dell'arcipelago, con particolare attenzione per Hilo, per dare in diretta la cronaca dello tsunami.
La chiusura dell'aeroporto, delle strade principali, dei parchi, dei campi di golf e delle altre maggiori attrazioni turistiche dell'arcipelago sono state annunciate dalle autorità che hanno sottolineato la gravità dell'emergenza.
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