Terremoto in Cile, "una catastrofe senza precedenti"

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Gli effetti del terremoto in Cile
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La presidente Bachelet parla alla nazione: "Un numero indeterminato di dispersi". Centinaia le scosse di assestamento. E per fermare i saccheggi il governo ha imposto il coprifuoco a Concepcion e Maule. I VIDEO, LE FOTO, LE TESTIMONIANZE

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Il giorno dopo
-  "E' un'emergenza senza paragoni". A più di 24 ore dal terremoto la presidente cilena Michelle Bachelet parla alla nazione. "Il numero dei dispersi è indeterminato" dice. E annuncia che per i terremotati nelle zone più disastrate è stata disposta la distribuzione gratuita di acqua e cibo. Poi, aggiorna il bilancio dei morti, salito a oltre 708. Ma il numero delle vittime del sisma di magnitudo 8.8 che ha colpito il Paese è destinato ad aumentare ancora.
Nel frattempo, per tutta la giornata la terra ha tremato ancora. Oltre un centinaio le scosse di assestamento registrate, tutte superiori alla magnitudo 4,0, con un massimo di 6,9.
E intanto a Concepcion, la città più vicina all'epicentro del sisma, si continua a scavare tra le macerie. La speranza di trovare sopravvissuti c'è ancora. Diverse persone che erano rimaste intrappolate nel crollo di un palazzo di 14 piani sono state estratte vive.

Saccheggi - Oltre all'incubo di nuove scosse, la città di Concepcion si è trovata di fronte ad un'altra piaga: i saccheggi. Per tutto il giorno le tv locali hanno mostrato le immagini di uomini, donne, anziani, bambini che portavono via tutto quello che potevano da un grande supermercato. Latte e cibo, ma anche elettrodomestici e televisori al plasma.
Gli incidenti hanno reso necessario l'intervento della polizia che ha utilizzato i lacrimogeni e idratanti per disperdere i saccheggiatori.
Per arginare il fenomeno e garantire l'ordine pubblico, il governo della presidente Michelle Bachelet ha imposto  dalle 23 ore locali il coprifuoco a Concepcion e nell'intera regione di Maule.
Qualche ora prima dell'annuncio di imporre il coprifuoco, la sindaco di Concepcion, Jacqueline Van Rysselberghe, aveva chiesto con molta determinazione l'intervento dell'esercito per ristabilire la sicurezza nella città. "Il governo centrale deve inviarci dei militari", aveva detto.

Tsunami - Allarme tsunami rientrato in tutto il Pacifico. Le onde, molto ridimensionate, hanno raggiunto le coste delle Hawaii, del Giappone e della Kamchatka in Russia senza provocare danni.

Il terremoto - Un devastante terremoto di magnitudo 8,8 della scala Richter, tra i più forti della storia recente, ha colpito il Cile alle 3.34 di sabato mattina ora locale (le 7,34 italiane) provocando centinaia di vittime. L'epicentro della scossa è stato registrato a circa 90 chilometri a nord est di Concepcion e a 110 chilometri a sud est di Talca, ad una profondità di circa 55 chilometri e precisamente a 325 km a Sud Ovest di Santiago. Obama assicura: siamo pronti ad assistere il Cile.

Secondo l'istituto americano di geofisica questo del Cile è il quinto terremoto più forte della storia. Di più forti se ne ricordano solo altre quattro: da 9.5 nel 1960 ancora in Cile a Valdivia (oltre 400 chilometri a sud di Concepcion), da 9.2 in Alaska nel 1964, da 9.1 che generò lo tsunami nell'oceano Indiano nel 2004 e da 9.0 che distrusse Lisbona nel 1755.
Venerdì sera, sull'altro lato dell'Oceano Pacifico, si è verificata una scossa di magnitudo 7,3 al largo di Okinawa, in Giappone.
Il terremoto che ha devastato Haiti il 12 gennaio era di magnitudo 7.0. LO SPECIALE HAITI



Le testimonianze, i video, le immagini dal Cile:


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