Si chiamava Pietro Antonio Colazzo. Il ministro Frattini: era un consigliere diplomatico. Preso di mira il Safi Hotel dove erano alloggiati gli stranieri. Almeno 18 i morti. Tra le vittime anche quattro cittadini indiani
AFGHANISTAN, L'ALBUM FOTOGRAFICO
L'italiano Pietro Antonio Colazzo, consigliere diplomatico in Afghanistan, è stato ucciso a Kabul nel corso di una sparatoria, dopo un attentato suicida contro un hotel che ha provocato almeno 18 vittime. Secondo le prime informazioni l'italiano apparteneva all'Aise, il servizio di informazione per la sicurezza esterna. Successivamente la smentita della Farnesina. Il ministro degli Esteri Franco Frattini a SKY Tg24 ha infatti dichiarato che era "un consigliere diplomatico della Presidenza del Consiglio che lavorava presso l'ambasciata italiana".
Il capo della polizia generale Abdul Rahman ha detto che l'italiano "un cliente del Park Residence, era in contatto telefonico con la polizia afghana poco dopo l'esplosione quando è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli assalitori. Era un uomo coraggioso".
"Apprendo con dolore la notizia dell'uccisione del consigliere diplomatico Pietro Antonio Colazzo nell'attentato di oggi a Kabul. Un fedele servitore dello Stato, morto compiendo il suo dovere in un Paese martoriato da infami azioni terroristiche" ha detto il presidente del Consiglio in una nota.
"L'Italia - prosegue il premier - è impegnata in Afghanistan proprio per proteggere la popolazione civile dalla follia della violenza e dell'intolleranza, alla quale sentiamo il dovere di opporci. Mi unisco, insieme a tutti gli italiani, al dolore dei familiari e degli amici del nostro caduto".
E intanto la propcura di Roma ha aperto un'indagine sulla strage a Kabul dove tra le vittime c'è anche Pietro Antonio Colazzo. Ad aprire il fascicolo è stato il procuratore aggiunto Pietro Saviotti che ha delegato a svolgere le indagini i carabinieri del Ros. Il reato ipotizzato è quello di strage.
FRATTINI A SKY TG24
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Il capo della polizia generale Abdul Rahman ha detto che l'italiano "un cliente del Park Residence, era in contatto telefonico con la polizia afghana poco dopo l'esplosione quando è stato ucciso a colpi di arma da fuoco dagli assalitori. Era un uomo coraggioso".
"Apprendo con dolore la notizia dell'uccisione del consigliere diplomatico Pietro Antonio Colazzo nell'attentato di oggi a Kabul. Un fedele servitore dello Stato, morto compiendo il suo dovere in un Paese martoriato da infami azioni terroristiche" ha detto il presidente del Consiglio in una nota.
"L'Italia - prosegue il premier - è impegnata in Afghanistan proprio per proteggere la popolazione civile dalla follia della violenza e dell'intolleranza, alla quale sentiamo il dovere di opporci. Mi unisco, insieme a tutti gli italiani, al dolore dei familiari e degli amici del nostro caduto".
E intanto la propcura di Roma ha aperto un'indagine sulla strage a Kabul dove tra le vittime c'è anche Pietro Antonio Colazzo. Ad aprire il fascicolo è stato il procuratore aggiunto Pietro Saviotti che ha delegato a svolgere le indagini i carabinieri del Ros. Il reato ipotizzato è quello di strage.
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