Afghanistan, nuova strage di civili

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L’Isaf ha ammesso che in un bombardamento sono stati colpiti almeno due furgoni carichi di civili. Ill generale Nato McChrystal: “Siamo qui per proteggere gli afghani, non per ucciderli”. Kamikaze al confine con il Pakistan: almeno 15 vittime


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La Nato ha ucciso, con un attacco aereo, 33 civili afghani scambiandoli per errore per ribelli. Lo reso noto oggi il governo afghano. L'Isaf, missione di supporto al governo dell'Afghanistan guidata dalla Nato, ha fatto sapere che i civili sono stati uccisi quando si sono avvicinati ad un'unità delle forze Nato e afghane nella provincia di Uruzgan, ma non ha specificato il numero delle vittime.

Le morti civili hanno rappresentato il principale motivo di frizione tra il governo afghano e le forze straniere, che hanno lanciato due imponenti offensive negli ultimi otto mesi nel tentativo di respingere la sempre crescente insorgenza dei ribelli talebani. "Ho chiarito alle nostre forze che noi siamo qui per proteggere il popolo afghano, e uccidere o ferire inavvertitamente civili mina la fiducia nella nostra missione", ha commentato, tramite un comunicato Isaf, il generale Stanley McChrystal, capo delle forze straniere in Afghanistan.

Zamari Bashary, portavoce del ministero dell'Interno afghano, ha detto che 33 civili sono stati uccisi e diversi feriti. Tra le persone colpite ci sarebbero anche donne e bambini. "Le truppe Isaf sospettavano che dentro i veicoli civili ci fossero dei ribelli e li hanno bombardati", ha detto Bashary.

Amanullah Hotak, capo del consiglio provinciale di Uruzgan, ha detto che le persone stavano viaggiando su tre mini-bus attraverso un passo nel distretto di Char Cheno. L'Isaf ha confermato di aver aperto un'inchiesta.


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