Frattin: italiani in Afghanistan pronti a combattere

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Il ministro parla di come potrebbe cambiare l'impegno del nostro contingente. E sulla crisi libica dichiara: si risolverà presto. Il segretario generale della Nato Rasmussen: "Ringrazio profondamente l'Italia per il suo contributo"

Il ministro degli Esteri Franco Frattini, ai microfoni di SkyTg24, "non esclude" un possibile intervento delle truppe italiane nelle operazioni in corso nella provincia di Helmand, nel sud dell'Afghanistan. Tuttavia "deve essere una richiesta di impiego temporaneo, non ci puo' essere chiesto di spostarsi da Herat in un'altra zona del Paese", ha evidenziato il capo della diplomazia italiana. Frattini, riferendosi all'eventuale impiego militare italiano in Afghanistan fuori dalle zone di competenza, ha spiegato che "se occorre un intervento in aiuto ad un'operazione anti-terrorismo, gli italiani hanno sei ore, soltanto sei ore, di tempo per rispondere, e la decisione se accettare questa richiesta di intervenire in appoggio oppure se respingerla la prendono i comandi militari".

Frattini difende inoltre l'amicizia tra Italia e la Libia. Un rapporto che per il ministro degli Esteri suscita "molte invidie" in altri Paesi e che assegna all'Italia un ruolo di primo piano nella mediazione per tentare di disinnescare la crisi tra i Ventisette e Tripoli, innescata dalla messa al bando di 188 esponenti di primo piano libici decisa dalla Svizzera. "Molta gente vorrebbe essere al nostro posto nei rapporti con la Libia", ha detto il titolare della Farnesina sottolineando che "in un caso come questo quando tutta l'Europa ha un problema, il primo paese dove la Libia viene a consultarsi e' l'Italia, quindi noi svolgiamo doverosamente, da europei, un ruolo di sostegno e di incoraggiamento a favore di tutti gli altri Paesi europei che hanno rapporti meno stretti con la Libia". "E siccome diciamo sempre ogni giorno che dobbiamo diversificare, il petrolio e il gas o lo compriamo dalla Russia, dalla Libia o dall'Algeria. Noi lo prendiamo dalla Russia, dalla Libia e dall'Algeria. Altrimenti bisogna prenderlo dall'Iran, e sarebbe un poco piu' complicato", ha quindi concluso Frattini.


"Ringrazio profondamente l'Italia per il suo contributo" così il Segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ai microfoni di Sky tg24 parla dello sforzo dei militari italiani in Afghanistan. L'INTERVISTA


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