Durante le operazioni di soccorso una ruspa, di una società francese che era impegnata nella rimozioni delle macerie al Carribean Market, ha provocato un nuovo crollo seppellendo sotto le macerie alcuni “sciacalli”
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La sfortuna continua a flagellare l’isola caraibica di Haiti. Durante un’operazione di rimozione delle macerie una escavatrice francese ha provocato un nuovo crollo al Carribean Market. Alcune persone che tentavano di recuperare un po’ di viveri, sono rimaste sotto le macerie.
Usando sofisticate apparecchiature e microfoni ultrasensibili, i soccorritori hanno cercato segni di vita delle persone - tra cinque e otto - intrappolate tra le macerie del crollo.
Il mezzo pesante, a sua volta, è finito in un cratere profondo sei metri, ma il manovratore si è salvato. "C'erano alcuni sciacalli all'opera" ha detto Meir Vaknin, responsabile della società che stava rimuovendo i detriti per recuperare i cadaveri del terremoto di quasi un mese fa, "stavo cercando di cacciarli quando l'edificio è crollato, alcuni di loro erano ancora dentro".
Intanto il governo di Haiti ha corretto al rialzo il bilancio dei morti causati dal sisma del 12 gennaio scorso: le vittime sono circa 230.000, ha annunciato il ministro delle Comunicazioni, 18.000 in più della stima precedente. Lo riferisce la Bbc online.
Il ministro, Marie-Laurence Jocelyn Lassegue, ha precisato che la stima è ancora parziale. Nel conto non rientrano i cadaveri sepolti privatamente o cremati dai parenti. I feriti sono almeno 300.000. Il bilancio dei morti causati dal sisma di Haiti rischia così di raggiungere e superare quello dello tsunami del 2004, che in Asia causò oltre 250.000 vittime. Accaparrandosi così il triste record della catastrofe naturale più grave del XXII secolo.
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