Il presidente Usa è sempre più alle corde. I Repubblicani lo attaccano su riforme e deficit. La Palin si presenta come anti Obama all’America "profonda". E il Presidente è costretto ad annunciare una commissione bipartisan per discutere i temi più caldi
Messo alle strette da un'opinione pubblica sempre più disamorata, Barack Obama invade il campo e riparla alla nazione con un maxi-spot sul Super Bowl a costo zero: il presidente ha accettato un'intervista esclusiva con la Cbs che è andata in onda nello show che ha preceduto la finalissima tra Saints e Colts, l'appuntamento sportivo dell'anno.
Il faccia a faccia con l'anchor Katie Couric, destinato ai cento milioni di spettatori armati di hot dogs e boccali di birra per il calcio di inizio della partita tra le squadre di New Orleans e di Indianapolis, è stata una mossa strategica che serve al presidente a riprendere in mano l'agenda e lanciare il pallone alla meta.
Attaccato come "un professore di legge, non un commander in chief" dall'ex barracuda della campagna 2008 Sarah Palin che ieri ai Tea Party di Nashville si è proposta come sua potenziale rivale alle presidenziali del 2012, criticato dai repubblicani tra sicurezza nazionale e politica economica e dai suoi stessi compagni di partito, nervosi per le elezioni di midterm, Obama ha urgente bisogno di un rilancio di leadership.
Sulla carta l'opposizione ha abbastanza voti per far deragliare con l'arma dell'ostruzionismo la ratifica la nomina di Craig Becker, un leader sindacale fortemente osteggiato dall'establishment industriale. "Guideremo il partito attraverso la tempesta", ha detto ieri Obama ai parlamentari democratici che temono di finir vittima in novembre di candidati come Scott Brown in Masachusetts o come i governatori di New Jersey e Virginia che hanno mandato in pensione i governatori democratici in stati vinti nel 2008 dal presidente.
Il primo annuncio di Obama nella seguitissima intervista pre-Super Bowl con Katie Couric della Cbs, è stata quella di non voler rinunciare al suo progetto di riforma sanitaria. Per questo, dopo che non può più contare al Senato sulla maggioranza a prova di ostruzionismo di 60 voti, ha deciso di convocare un summit bipartisan il 25 febbraio con l'opposizione repubblicana. Spiegando che per dimostrare massima trasparenza il vertice sarà trasmesso in diretta tv e durerà una mezza giornata. "Quello che voglio fare è dare un'occhiata alle idee dei repubblicani", ha spiegato Obama preannunciando che intende chiedere loro, "Cosa avete in mente per tagliare i costi e ripianare il deficit?”.
TUTTE LE NOTIZIE SU BARACK OBAMA
Il faccia a faccia con l'anchor Katie Couric, destinato ai cento milioni di spettatori armati di hot dogs e boccali di birra per il calcio di inizio della partita tra le squadre di New Orleans e di Indianapolis, è stata una mossa strategica che serve al presidente a riprendere in mano l'agenda e lanciare il pallone alla meta.
Attaccato come "un professore di legge, non un commander in chief" dall'ex barracuda della campagna 2008 Sarah Palin che ieri ai Tea Party di Nashville si è proposta come sua potenziale rivale alle presidenziali del 2012, criticato dai repubblicani tra sicurezza nazionale e politica economica e dai suoi stessi compagni di partito, nervosi per le elezioni di midterm, Obama ha urgente bisogno di un rilancio di leadership.
Sulla carta l'opposizione ha abbastanza voti per far deragliare con l'arma dell'ostruzionismo la ratifica la nomina di Craig Becker, un leader sindacale fortemente osteggiato dall'establishment industriale. "Guideremo il partito attraverso la tempesta", ha detto ieri Obama ai parlamentari democratici che temono di finir vittima in novembre di candidati come Scott Brown in Masachusetts o come i governatori di New Jersey e Virginia che hanno mandato in pensione i governatori democratici in stati vinti nel 2008 dal presidente.
Il primo annuncio di Obama nella seguitissima intervista pre-Super Bowl con Katie Couric della Cbs, è stata quella di non voler rinunciare al suo progetto di riforma sanitaria. Per questo, dopo che non può più contare al Senato sulla maggioranza a prova di ostruzionismo di 60 voti, ha deciso di convocare un summit bipartisan il 25 febbraio con l'opposizione repubblicana. Spiegando che per dimostrare massima trasparenza il vertice sarà trasmesso in diretta tv e durerà una mezza giornata. "Quello che voglio fare è dare un'occhiata alle idee dei repubblicani", ha spiegato Obama preannunciando che intende chiedere loro, "Cosa avete in mente per tagliare i costi e ripianare il deficit?”.
TUTTE LE NOTIZIE SU BARACK OBAMA