Rapimento Mauritania, riserbo dei familiari di Cicala

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Mentre si diffonde a macchia d'olio la notizia che Al Qaeda ha rivendicato il sequestro della coppia italiana, i congiunti del 65enne siciliano hanno continuato a mantenere un rigoroso silenzio sull'avvenimento

Con un messaggio audio, datato 27 dicembre e diffuso dalla tv satellitare Al Arabiya, il portavoce del gruppo di Al Qaeda nel Maghreb islamico avrebbe rivendicato il rapimento di Sergio Cicala e della moglie Filomen Kabouree, avvenuto in Mauritania il 19 dicembre scorso. Mentre la notizia fa il giro del mondo, da Carini i familiari di Cicala continuano a mantenere un rigoroso silenzio, non volendo intralciare le trattative con i sequestratori.

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