La Corte suprema del Brasile ha ratificato la richiesta di estradizione dell'ex terrorista e ha ridimensionato la potestà decisionale del presidente al riguardo, che dovrà essere conforme agli accordi bilaterali dell'89 con l'Italia
Com'è noto, tocca al presidente brasiliano Luis Inácio Lula da Silva firmare l'estradizione dell'ex leader dei Pac, condannato all'ergastolo in Italia per quattro omicidi negli anni di piombo. Non solo il capo di Stato dovrà rispettare la sentenza del Supremo tribunale federale, che, il 18 novembre scorso, aveva ratificato la richiesta di estradizione, ma dovrà inoltre tenere in conto gli accordi bilaterali siglati tra Italia e Brasile nel 1989.
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