Saranno processati domani per direttissima i cinque italiani arrestati ieri sera ad Atene alla vigilia della manifestazione in ricordo di Alexandros Grigoropulos, il 15enne ucciso il 6 dicembre 2008 da due agenti della polizia. Si tratta di quattro uomini e una donna fermati durante gli scontri con le forze dell'ordine e trovati in possesso di cappucci e bastoni. Rischiano fino a due anni e mezzo di carcere. L'ambasciata italiana ad Atene ha messo a loro disposizione un avvocato. La tensione in città resta ancora alta, il centro della protesta è il quartiere ad alta concentrazione anarchica di Exarchia dove venne ucciso Grigoropoulos, ma scontri e danneggiamenti si sono registrati in vari punti della capitale greca. Migliaia di giovani in corteo all'insegna degli slogan "Non dimentichiamo il 6 dicembre" e "Alexandros Vive" hanno attraversato la città fino al parlamento sotto gli occhi di 12.000 poliziotti. Alcuni manifestanti hanno distrutto decine di macchine, dato alle fiamme alcuni cassonetti e mandato in frantumi diverse vetrine di negozi e banche. L'incidente piu' grave ha coinvolto il rettore dell'Università di Atene che è stato picchiato e ferito alla testa. E domani tutto ricomincia con un'altra manifestazione che coinvolgerà almeno 15mila persone perché scenderanno per strada anche i disoccupati con tutto il loro scontento per la situazione economica del paese.
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