Berlusconi a Obama: sì a maggiore impegno in Afghanistan

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Silvio Berlusconi
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Il presidente del consiglio italiano risponde alla richiesta americana di rafforzare l'impegno internazionale nel paese asiatico. I dettagli saranno discussi in un incontro tra il segretario di Stato Clinton e Franco Frattini

Sì al "sostegno dell'Italia nel rafforzamento dell'impegno della comunità internazionale in Afghanistan". E' la risposta che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dato alla richiesta presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che lo ha chiamato oggi. Obama e Berlusconi, informa una nota di Palazzo Chigi hanno convenuto che la questione "verrà approfondita nei dettagli in occasione di un prossimo incontro tra il ministro degli Esteri Frattini ed il segretario di Stato Clinton".

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricevuto oggi una telefonata da parte del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Nel corso della conversazione, informa una nota di Palazzo Chigi, è stata esaminata principalmente la situazione in Afghanistan ed il Presidente americano ha illustrato i punti salienti della revisione strategica che l'Amministrazione USA si appresta a varare.

Il Presidente Obama ha elogiato il ruolo di leadership svolto dal Presidente Berlusconi sulla questione afgana e sui numerosi altri teatri di crisi, chiedendo il sostegno dell'Italia nel rafforzamento dell'impegno della comunità internazionale in Afghanistan.

Il Presidente del Consiglio - si legge ancora - ha accolto  positivamente questa richiesta ed entrambi hanno deciso che essa verrà approfondita nei dettagli in occasione di un prossimo incontro tra il ministro degli Esteri Frattini ed il Segretario di Stato Hillary Clinton.

Il tema Afghanistan è stato affrontato anche nel corso dell'incontro di oggi tra Silvio Berlusconi e il segretario generale della Nato, il danese Anders Fogh Rasmussen, incontro nel quale il presidente del consiglio ha dichiarato che "in Afghanistan è necessario un nuovo approccio".
Nel corso del vertice, inoltre si legge in una nota di Palazzo Chigi  è stata "registrata un'ampia convergenza di vedute sulla necessità di un nuovo approccio operativo sul terreno, sull'esigenza di aumentare l'impegno nel settore civile e nell'addestramento delle forze di sicurezza e di polizia afgane e, infine, sull'aspettativa che il nuovo governo afgano sia all'altezza delle importanti sfide che attendono il Paese"

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