Vaticano, lo scisma lefebvriano presto solo un ricordo

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I vertici della Fraternità di San Pio X sono giunti a Roma per l'inizio dei colloqui teologici che dovrebbero, dopo la revoca della scomunica e lo scandalo del vescovo negazionista Williamson, comporre la ventennale frattura

Fa bene sperare il primo incontro della Commissione di studio, formata da esperti della Commissione "Ecclesia Dei" e della Fraternità Sacerdotale S. Pio X, che s'è tenuto nel Palazzo del Sant'Uffizio allo scopo di esaminare le difficoltà che ancora sussistono tra la Fraternità e la Sede Apostolica. Decantati gli avvenimenti dell'88, che portarono alla scomunica di mons. Marcel Lefebvre per aver ordinato quattro vescovi senza mandato pontificio, si esamineranno le questioni dottrinali che furono cavallo di battaglia del prelato francese e oggetto d'un muro contro muro decennale con la Chiesa postconciliare: il concetto di Tradizione, il Messale di Paolo VI, l’interpretazione del Concilio Vaticano II in continuità con la Tradizione dottrinale cattolica, i temi dell’unità della Chiesa e dei principi cattolici dell’ecumenismo, il rapporto tra il cristianesimo e le religioni non cristiane, la libertà religiosa. Considerando gli scismi plurisecolari, tutto fa presagire che presto si potrà dire con sollievo di quello "lefebvriano" che è durato "l'espace d'un matin".

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