Il presidente del Brasile intervenendo all'assemblea generale delle Nazioni Unite si scaglia contro le banche e i grandi interessi economici: "Autorità economiche indipendenti si sono accaparrati beni e risorse comuni"
Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, è intervenuto all'assemblea generale dell'Onu scagliandosi contro i banchieri e le grandi multinazionali che non sono stati in grado di prevedere la crisi economica: "All'inizio di questa crisi dissi che la storia non ci avrebbe mai perdonato se non ci fossimo occupati solo delle conseguenze ma anche delle cause. Questa è la crisi dei grandi dogmi. Le banche si sono autoregolamentate per troppi anni senza alcun controllo da parte delle istituzioni nazionali. Demonizzando le politiche sociali. Sono i leader dei vari Paesi che devono trovare strategie per superare la crisi, non tecnocrati arroganti che non sono stati in grado di prevedere la catastrofe”.