Vagni tra una settimana a casa: temevo di essere decapitato

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Tornerà a casa tra pochi giorni l'operatore della Croce Rossa liberato nelle Filippine dopo una prigioni di 6 mesi. A non fargli perdere la speranza è stato il pensiero della famiglia, che ora lo aspetta a Montevarchi

Un paese in festa quello di Montevarchi, che per 6 mesi si è stretto intorno alla famiglia di Eugenio Vagni, nell'attesa dolorosa che l'operatore della Croce rossa venisse liberato. Ora tutti aspettano il suo ritorno, previsto tra circa una settimana, per poterlo riabbracciare. Vagni, dopo la liberazione, ha raccontato di essere stato trattato bene dai sequestratori. Ha perso circa 20 chili, nutrito solo con riso e pesce, ma i rapitori lo hanno curato quando ha contratto il colera, evitandogli il trasporto di pesi. L'ingegnere ha però ammesso di aver temuto, ogni giorno, di essere decapitato.

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