Sarà una sfida calda con il Presidente Ahjmadinejad che si gioca la sua rielezione. A contendergli il posto fra gli altri il moderato Hossein Moussavi, ma già c'è chi denuncia il rischio brogli
Non è ancora stato eletto Amir Moussavi, ma già prova a ricucire quel filo rosso tra Washington e Teheran che si è lacerato sotto i colpi dell'incomprensione tra Ahjmadinejad e la casa bianca. Moussavi sa bene che la sua moderazione in politica estera soprattutto nell'era del conciliatore Obama è una delle sue carte vincenti. Per il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad è lui l'uomo da battere, lui l'uomo che potrebbe sottrargli lo scettro dopo quattro anni, lui l'uomo che potrebbe costringerlo al ballottagio il prossimo 19 giugno.