Ecco i passi salienti del discorso del presidente Usa all'Islam. 6mila parole e 55 minuti che resteranno nella storia come un "nuovo inizio tra gli Stati Uniti e i musulmani basato sugli interessi e sul rispetto reciproci".
Lotta all'estremismo violento, conflitto tra Israele e Palestina, non proliferazione nucleare, democrazia, liberta' religiosa, diritti delle donne e sviluppo economico: in seimila parole e 55 minuti di discorso all'Universita' del Cairo il presidente americano ha prospettato al mondo islamico "un nuovo inizio" passando attraverso sette sfide.
"L'Islam e' parte dell'America', ha detto Obama in un messaggio teso a "combattere gli stereotipi" e a"por fine al ciclo della discordia", punteggiato da frasi in arabo e citazioni dei tre libri sacri delle grandi religioni monoteiste e che e' stato diffuso in 13 lingue dalla Casa Bianca. Ecco i passi salienti.
ESTREMISMO VIOLENTO: L'11 settembre e' stato "un grande trauma per gli Stati Uniti" e in alcuni casi 'la paura e la rabbia ci ha portato ad agire contro i nostri valori e i nostri ideali", ma "l'America non e' e non sara' mai in guerra con l'Islam". Gli Stati Uniti d'altra parte "affronteranno senza tregua gli estremisti violenti che pongono una grave minaccia alla nostra sicurezza perche' rifiutiamo la stessa cosa che tutte le persone di tutte le fedi rifiutano, e cioe' l'uccisione di uomini, donne e bambini innocenti. E il mio primo dovere da presidente e' di proteggere il popolo americano".
CONFLITTO IN MEDIORIENTE: I legami degli Stati Uniti con Israele 'non si spezzeranno mai", ma e' ugualmente "intollerabile" la situazione del popolo palestinese. "L'unica soluzione e' che le aspirazioni di entrambe le parti siano raggiunte con la soluzione dei due stati. E' nell'interese di Israele e nell'interesse della Palestina, nell'interesse dell'America e nell'interesse del mondo".
DEMOCRAZIA - "Credo che tutti i popoli ambiscano alle stesse cose: la possibilita' di esprimere le proprie opinioni e avere una voce in capitolo nel modo di governo, la fiducia nello stato di diritto e l'eguale amministrazione della giustizia, un governo trasparente che non rubi alla gente, la liberta' di vivere secondo le proprie scelte. Questi non sono valori americani, sono diritti umani".
LIBERTA' RELIGIOSA: "L'Islam ha una tradizione di tolleranza. Lo vediamo nella storia dell'Andalusia e di Cordoba durante l'Inquisizione. L'ho conosciuta da bambino in Indonesia. La gente in ogni paese dovrebbe essere libera di scegliere di vivere la propria fede. La tolleranza e' essenziale perche' la religione possa prosperare".
DIRITTI DELLE DONNE - "Non condivido l'opinione di alcuni in Occidente che una donna che sceglie di coprirsi i capelli sia meno uguale, ma credo che a una donna a cui e' negata l'istruzione e' negata l'uguaglianza. Non credo che le donne debbano fare le stesse scelte degli uomini per essere eguali e rispetto le donne che scelgono di vivere in ruoli tradizionali, ma deve essere la loro scelta".
SVILUPPO ECONOMICO - "Il commercio puo' portare ricchezza e opportunita' ma anche grandi sconvolgimenti. In tutte le nazioni, America inclusa, il cambiamento puo' creare paura che, a causa della modernita', perdiamo il controllo sulle nostre scelte economiche, la nostra politica, e soprattutto la nostra identita', le cose che apprezziamo nelle nostre comunita', le nostre famiglie, le nostre tradizioni e la nostra fede. Ma so anche non si puo' fermare il progresso".
"L'Islam e' parte dell'America', ha detto Obama in un messaggio teso a "combattere gli stereotipi" e a"por fine al ciclo della discordia", punteggiato da frasi in arabo e citazioni dei tre libri sacri delle grandi religioni monoteiste e che e' stato diffuso in 13 lingue dalla Casa Bianca. Ecco i passi salienti.
ESTREMISMO VIOLENTO: L'11 settembre e' stato "un grande trauma per gli Stati Uniti" e in alcuni casi 'la paura e la rabbia ci ha portato ad agire contro i nostri valori e i nostri ideali", ma "l'America non e' e non sara' mai in guerra con l'Islam". Gli Stati Uniti d'altra parte "affronteranno senza tregua gli estremisti violenti che pongono una grave minaccia alla nostra sicurezza perche' rifiutiamo la stessa cosa che tutte le persone di tutte le fedi rifiutano, e cioe' l'uccisione di uomini, donne e bambini innocenti. E il mio primo dovere da presidente e' di proteggere il popolo americano".
CONFLITTO IN MEDIORIENTE: I legami degli Stati Uniti con Israele 'non si spezzeranno mai", ma e' ugualmente "intollerabile" la situazione del popolo palestinese. "L'unica soluzione e' che le aspirazioni di entrambe le parti siano raggiunte con la soluzione dei due stati. E' nell'interese di Israele e nell'interesse della Palestina, nell'interesse dell'America e nell'interesse del mondo".
DEMOCRAZIA - "Credo che tutti i popoli ambiscano alle stesse cose: la possibilita' di esprimere le proprie opinioni e avere una voce in capitolo nel modo di governo, la fiducia nello stato di diritto e l'eguale amministrazione della giustizia, un governo trasparente che non rubi alla gente, la liberta' di vivere secondo le proprie scelte. Questi non sono valori americani, sono diritti umani".
LIBERTA' RELIGIOSA: "L'Islam ha una tradizione di tolleranza. Lo vediamo nella storia dell'Andalusia e di Cordoba durante l'Inquisizione. L'ho conosciuta da bambino in Indonesia. La gente in ogni paese dovrebbe essere libera di scegliere di vivere la propria fede. La tolleranza e' essenziale perche' la religione possa prosperare".
DIRITTI DELLE DONNE - "Non condivido l'opinione di alcuni in Occidente che una donna che sceglie di coprirsi i capelli sia meno uguale, ma credo che a una donna a cui e' negata l'istruzione e' negata l'uguaglianza. Non credo che le donne debbano fare le stesse scelte degli uomini per essere eguali e rispetto le donne che scelgono di vivere in ruoli tradizionali, ma deve essere la loro scelta".
SVILUPPO ECONOMICO - "Il commercio puo' portare ricchezza e opportunita' ma anche grandi sconvolgimenti. In tutte le nazioni, America inclusa, il cambiamento puo' creare paura che, a causa della modernita', perdiamo il controllo sulle nostre scelte economiche, la nostra politica, e soprattutto la nostra identita', le cose che apprezziamo nelle nostre comunita', le nostre famiglie, le nostre tradizioni e la nostra fede. Ma so anche non si puo' fermare il progresso".