Il 4 giugno del 1989 la repressione della rivolta studentesca. L'imperativo del regime: silenzio stampa per negare l'esistenza di quel giorno. Pechino non rivela il nome e il numero delle vittime
Silenzio. La televisione e i grandi mezzi di informazione cinesi non menzionano l'anniversario del massacro del 4 giugno 1989. In ogni angolo di piazza Tiananmen poliziotti in divisa e in borghese controllano tutti ma i reporter non possono entrare. Decine di siti internet bloccati dalla censura ed edizioni di giornali stranieri in edicola senza gli articoli dedicati al ricordo del massacro. Dalla Cina "forte insoddisfazione" per l'appello del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che ha invitato Pechino a pubblicare i nomi delle vittime e dei dispersi della repressione.